
Il professore e lo studente di San Marcello
Pistoia, 12 febbraio 2017 - Se gli studenti potranno usare il formulario alla maturità scientifica sarà merito di un professore e di uno studente pistoiesi. Quando lo studente della quinta liceo scientifico «Fermi» di San Marcello, Francesco Erpichini, e il suo insegnante di matematica Paolo Palumbo aprirono, lo scorso 26 novembre, una petizione su Change.org per chiedere al governo di ammettere l’utilizzo del formulario nella seconda prova scientifica dell’esame di maturità, non avrebbero mai immaginato che, nel giro di appena due mesi, la loro proposta sarebbe approdata in parlamento.
Il deputato Luigi Gallo, esponente del M5S, non solo ha raccolto la proposta, ma assieme agli altri componenti pentastellati della commissione cultura della Camera ha presentato, nei giorni scorsi, una specifica interrogazione parlamentare.
«E’ una proposta partita dal basso – spiega Gallo – oggetto di una petizione che ha ricevuto quasi mille adesioni. Crediamo che il ministero dell’istruzione debba considerare seriamente l’ipotesi di permettere l’utilizzo del formulario all’esame di maturità. Una richiesta ‘naturale’ visto che per gli indirizzi tecnici e professionali è già consentita la consultazione di specifici manuali. La scuola ha bisogno di adeguarsi ad un mondo che cambia velocemente. Nel caso specifico – prosegue il deputato – riteniamo che alla maturità si debba valutare la capacità di analisi e risoluzione di un problema e non l’abilità mnemonica. È già una competenza individuare la formula giusta da utilizzare. Sarebbe invece assurdo pensare che lo studente si trovi a dover girare in futuro con un unico strumento in tasca. L’interrogazione è depositata in commissione. L’auspicio è che, ancor prima di dare a noi una risposta formale, il governo emetta una circolare rivolta alle commissioni d’esame per inserire, già in vista della maturità 2017, il formulario fra gli strumenti utilizzabili».
«Al di là di ogni aspetto politico – commenta il maturando Francesco Erpichini – , apprezzo l’interessamento del parlamentare Gallo nel portare avanti questa nostra richiesta che, mi auguro, possa essere accolta almeno per i prossimi anni». «Siamo contenti di aver innescato un meccanismo arrivato fino in Parlamento – spiega il professor Palumbo – Già da qualche anno la seconda prova scientifica è cambiata rispetto al passato e non si limita più alla risoluzione meccanica di esercizi di tipo classico proposti durante i corsi».