
Affronteranno il processo in due, madre e figlia, accusate come tutti gli altri pazienti del dottor Federico Calvani, di falso in atto pubblico per aver ottenuto i green pass senza sottoporsi alla vaccinazione. Tutti gli altri otto imputati, pistoiesi e pratesi, che hanno scelto il rito abbreviato o il patteggiamento, sono stati condannati a 8 mesi di reclusione, pena sospesa. La sentenza è stata letta ieri dal giudice per le udienze preliminari Stefano Billet, dopo aver respinto l’eccezione che alcuni dei legali dei pazienti no vax avevano sollevato perché il reato venisse riqualificato in quello di "falso su un’autorizzazione amministrativa" (articoli 48-81 codice penale). A sollevare la questione erano stati gli avvocati Pamela Bonaiuti del foro di Prato, Francesco Ceccherini di Firenze e Andrea Callaioli di Pisa. Dieci in tutto gli imputati, con gli avvocati Cristina Menichetti e Filippo Bardazzi di Prato. Per loro la Procura, con i pubblici ministeri Luisa Serranti e Linda Gambassi, aveva chiesto il rinvio a giudizio. Ad attirare i pazienti anche da Prato, Firenze e Pisa, nell’ambulatorio di Maresca sarebbe stato un tam tam tra gli ambienti "no vax". A febbraio, il giudice Raffaella Amoresano aveva emesso un decreto penale di condanna per altri 51 pazienti, alcuni dei quali avevano ottenuto la sospensione condizionale. Altri avevano patteggiato in sede di indagini preliminari. Altri hanno presentato opposizione al decreto di condanna: l’udienza ad ottobre.
La vicenda era emersa nel dicembre 2021, quando il medico era finito agli arresti domiciliari. L’indagine, coordinata dalla Procura di Pistoia, guidata dal procuratore capo Tommaso Coletta, è stata condotta dai militari di Pistoia e Prato insieme ai Nas di Firenze, ed è partita da una denuncia presentata dalla madre di un ragazzo che aveva ottenuto il green pass senza sottoporsi a vaccinazione. Mesi di intercettazioni telefoniche e ambientali hanno portato a scoprire che quello non era un caso isolato. Il dottor Federico Calvani, 68 anni, è stato condannato in primo grado, a giugno del 2022, a 5 anni, tre mesi e 10 giorni. Oltre al pagamento di una provvisionale di 20mila euro ciascuno alle parti civili costituite: l’Ordine dei medici di Pistoia, l’Asl toscana e lo Stato. Calvani era accusato di peculato, falso in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato, per aver intascato le indennità pagate dall’Asl per le vaccinazioni svolte.
M.V.