"Evento che avviene ogni 200 anni. Tecnicamente ha funzionato tutto, questa era una lotta impossibile"

Parla Marco Bottino, presidente del Consorzio di Bonifica Mediovaldarno: "170 millimetri di acqua in 6 ore. La manutenzione era stata fatta: in 5 anni sul bacino dell’Ombrone sono stati spesi 48 milioni e mezzo di euro".

"Evento che avviene ogni 200 anni. Tecnicamente ha funzionato tutto, questa era una lotta impossibile"

"Evento che avviene ogni 200 anni. Tecnicamente ha funzionato tutto, questa era una lotta impossibile"

"Un evento straordinario, di quelli che secondo le statistiche capitano ogni 200 anni: 170 millimetri di acqua in 6 ore costituiscono un fenomeno violento, che il reticolo idrico non è riuscito a smaltire malgrado tecnicamente abbia funzionato tutto, sia l’impianto di pompaggio sulla Senice che le casse d’espansione. Anche quando è andata via l’energia elettrica gli impianti hanno lavorato perché è entrato in funzione il gruppo elettrogeno". Spiega così Marco Bottino, presidente del Consorzio di Bonifica Mediovaldarno, quello che è successo nella piana nei giorni scorsi. La disastrosa alluvione ha colpito in modo pesante il territorio dopo che il torrente Fermulla ha rotto l’argine straripando sul centro cittadino, la rottura dello Stella ha inondato la zona del Ponte Torto e la Costaglia, Olmi completamente sommersa dalle acque basse. Le criticità sono iniziate con le intense piogge sui rilievi del San Baronto giovedì pomeriggio, con 100 mm nelle prime quattro ore dalle 16 alle 20 e di 80 mm nelle due ore seguenti. Precipitazioni eccezionali che dalla collina si sono riversate nel Fermulla e nei vari canali che vi si immettono, a una velocità tale che l’acqua non ha avuto il tempo di raggiungere lo Stella. La piena del torrente ha cominciato a esondare finché in un punto l’argine ha ceduto. A quel punto la massa d’acqua mista a fango ha attraversato il centro di Quarrata con una velocità impressionante, ed è arrivata al torrente Stella che era già sovraccarico per l’immissione di altri corsi provenienti dal San Baronto e dal Montalbano, portandolo a tracimare a sua volta e alla disastrosa rottura a Ponte Torto.

"La manutenzione era stata fatta, basti pensare che negli ultimi 5 anni sul bacino dell’Ombrone sono stati spesi 48 milioni e mezzo di euro per lavori ordinari e straordinari- prosegue Bottino – ma quando capitano eventi meteo di una simile gravità su un territorio già fragile dal punto di vista del reticolo idrografico purtroppo diventa una lotta impossibile. Al momento della esondazione tecnici e operatori in turno di reperibilità sono stati tutti a lavoro sul territorio, sulle opere idrauliche e agli impianti e hanno lavorato tutti per interventi urgenti, riparazioni e vigilanza attiva sulle opere e gli impianti". Interventi che proseguiranno per tutto il fine settimana secondo un ordine di priorità di tipo tecnico-idraulico, anche alla luce del probabile passaggio di una nuova perturbazione sugli stessi territori già colpiti. Intanto i lavori riguardano il completamento della ricucitura sull’argine e la stabilizzazione di una erosione arginale in destra idraulica in zona Casini dello Stella, sul Fermulla per ripulire l’alveo e il sistema di bocca tarata e per la verifica e la chiusura di alcune forature arginali sul Senice.

Daniela Gori