Rivitalizzazione sì, ma occhio all’intoppo. È quel che in questi giorni sta accadendo nel cantiere di via del Fornacione, dove secondo i progetti dell’amministrazione dovrà sorgere un parcheggio da ottantanove posti auto a servizio della rigenerata area di San Lorenzo (un chilometro e mezzo circa a piedi dalla piazza). Tanto recente è stata l’apertura quanto rapida la decisione di stoppare tutto. All’origine del fermo il ritrovamento in area di cantiere di un certo quantitativo di eternit che, stando a ciò che prevedono le disposizioni ambientali, impone valutazioni ulteriori. La conferma arriva direttamente dall’assessore Alessio Bartolomei. "In quell’area si trovava un vecchio deposito di materiali appartenuti a una ditta edile – spiega –, tra i quali è stato rinvenuto anche eternit. Abbiamo prontamente incaricato una ditta affinché effettui saggi e analisi del terreno e siamo in fase di aggiudicazione. Dall’esito di questi prelievi che dovrebbe essere noto in tutto il mese di marzo dipende ovviamente il destino dell’area. Se, come siamo inclini a pensare, la contaminazione è solo superficiale sarà sufficiente rimuovere venti, trenta centimetri di terreno. Diversamente, in presenza di una contaminazione più profonda faremo le adeguate valutazioni che nel peggiore dei casi potrebbero costringerci anche a rinunciare al parcheggio".
Il progetto, ricordiamo, era stato approvato dalla giunta Tomasi a fine 2020 con l’intenzione di riqualificare l’area e al contempo decongestionare via Antonelli, per poi essere compreso più tardi nella più ampia operazione di ’rigenerazione’ del quartiere San Lorenzo, intendendo quest’area di sosta a servizio della stessa zona di San Lorenzo. L’intervento originale prevede la realizzazione degli stalli di sosta distribuiti su due tratti stradali a senso unico di marcia, dei marciapiedi e dei lampioni a copertura dell’intero parcheggio compreso il camminamento fino alla scuola, con anche la sistemazione delle aree a verde circostanti.
Noie ambientali simili sono quelle che hanno costretto a uno stop analogo anche il cantiere del nuovo parco urbano lungo le mura, nell’area dell’ex tiro a segno, la cui immobilità è un fatto ormai sotto gli occhi di tutti. "Già noi come Comune avevamo effettuato delle verifiche senza rilevare particolari criticità – spiega ancora Bartolomei –. Poi Arpat ha voluto approfondire trovando infine una concentrazione di piombo oltre il normale e obbligandoci a uno stop. Stiamo dunque in attesa di una loro indicazione che ci dica come gestire questo terreno. Verosimilmente entro marzo dovremmo essere in grado di riprendere l’intervento".
linda meoni