Pistoia, 28 maggio 2022 - Animali selvatici fuori controllo, Coldiretti Pistoia lancia l’allarme. Numerosi i cinghiali avvistati pericolosamente vicini alle scuole e ai luoghi di aggregazione. "Purtroppo non è un evento raro, ma la quotidianità. I cinghiali sono dappertutto ed in numero esorbitante: in montagna, in Valdinievole, sul Montalbano, in pianura, sulle strade", afferma Michela Nieri, di Coldiretti Donne Impresa Pistoia. Poi aggiunge, nel giorno del la protesta a Roma per i danni degli ungulati, protesta alla quale ha partecipato anche una delegazione pistoiese: "L’Italia è invasa da 2,3 milioni di cinghiali, una situazione che oltre a creare allarmi sanitari mette a repentaglio la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa".
"La popolazione dei cinghiali potenzialmente raddoppia di anno in anno – spiega ancora Coldiretti Pistoia –. Ogni scrofa partorisce un paio di volte all’anno, concependo fino 10-15 piccoli. Una lotta impari, nonostante gli abbattimenti". Solo nell’ultima stagione, stando ai dati riportati da Coldiretti, sarebbero stati abbattuti in provincia circa 2600 cinghiali, in aumento dopo la frenata dovuta al Covid.
"Questa situazione – commenta l’associazione pistoiese – necessita di un intervento. In campagna i contadini devono recintare chilometri di campi, per poter produrre patate, mais, girasoli e grano. I branchi di cinghiali si spingono fino ai parchi, distruggendo i raccolti, aggredendo gli animali, assediando stalle; causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute".
Anche Fabrizio Tesi, presidente Coldiretti Pistoia, ribadisce l’emergenza: "Non ci sono soltanto cinghiali, nei vivai ornamentali le lepri rosicchiano i tubicini degli impianti irrigui goccia a goccia. E sempre nei vivai si sono moltiplicate nell’ultimo anno le segnalazioni dei danni provocati dai cervi, che creano problemi a volte irrimediabili alle piante".
Ci sono conseguenze anche per l’ambiente: "Viene compromesso l’equilibrio di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale". Ma il maggiore danno lo subiscono i cittadini: l’invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta come un vero e proprio assedio, tanto che oltre otto italiani su 10 (81%), secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26%) si è trovato faccia a faccia con questi animali.
Inoltre, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps, solo nell’ultimo anno sarebbe avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi, registrando un incremento dell’81% negli ultimi dieci anni. Si renderebbero necessari, allora, interventi mirati. La denuncia arriva dallo stesso presidente della Coldiretti Ettore Prandini che afferma: "È urgente agire su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazi onale,un pericolo per la maggioranza degli italiani".