PISTOIA
"Non ho finito con la scherma, ma al momento sono molto concentrata a livello professionale. Non so se le mie parole, attualmente, siano di interesse". Tranquilla: lo sono. La nostra campionessa paralimpica, la pistoiese Alessia Biagini, trentenne schermitrice di valore internazionale. Nata a Pescia, ma residente per motivi di sport e lavoro a Pisa, psicologa che da settembre aprirà uno studio anche nella cittadina che le ha dato i natali, in carriera ha conquistato, tra l’altro, due argenti agli Europei di Varsavia 2022 nel fioretto individuale e a squadre e un argento a squadre ai Mondiali disputati a Terni. Non è riuscita a staccare il pass per Parigi 2024 e non nasconde la delusione: come i cavalli di razza. E proprio come questi ultimi, ragiona. "Non è facile qualificarsi alle Paralimpiadi, così come non è facile qualificarsi alle Olimpiadi. Nell’immaginario collettivo si pensa che sia semplice, tutti a chiedermi ‘allora vai ai Giochi, vero?’, ma vi posso assicurare che non è così semplice. Ho fatto un percorso di qualifica bello, intenso, che mi ha dato tanto, specie a livello emotivo. Peccato per quelle prove di Coppa del Mondo andate come non avrei desiderato".
È un periodo ricco di impegni per lei, anche dal punto di vista della professione. "Collaboro con uno studio di psicologi che ha due sedi nel pisano, a settembre inaugurerò una stanza anche a Pescia, ove vivono i miei. Mi occupo di psicologia infantile, seguo con particolare interesse i bambini con bisogni educativi speciali. Nei miei progetti, vi è però l’intenzione di frequentare la scuola di psicoterapia, di ampliare le mie conoscenze professionali. Sinora ho conciliato studio e sport facendo grandi sacrifici: per carità, non me ne pento: rifarei tutto. Ma noi sportivi ragioniamo di quadriennio in quadriennio. Da tredici anni – conclude – anni pratico sport ad alto livello, dapprima allenandomi a Lucca e ora a Pisa, al Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo. Si è concluso un ciclo sportivo e il futuro è tutto da riprogrammare. Ma non preoccupatevi: non ho finito con la scherma, continuerò a praticarla".
Gia.Ba.