È record di furti tra serre e vivai "Poche denunce, bisogna reagire"

Nell’ultimo raid a Piuvica i ladri hanno fatto sparire nella notte 3.500 piantine di acero giapponese. Vertice d’urgenza tra i rappresentanti di categoria e la prefettura per fare il punto della situazione

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"Denunciare sempre". Si può riassumere così l’invito del prefetto di Pistoia, Licia Donatella Messina, rivolto alle aziende vivaistiche vittime di una lunga scia di furti ormai da settimane. Una razzia dopo l’altra, con migliaia di piante che vanno perdute, causando danni tali al polo vivaistico da far richiedere a Coldiretti un incontro con la prefettura. L’episodio più recente di raid perpetrato ai danni di vivai pistoiesi risale a pochi giorni fa, quando a Piuvica sono sparite nella notte 3.500 piantine di acero giapponese. Poco prima venne messo a segno un altro maxi colpo a Ramini, dove vennero rubate cinquemila piantine di acero rosso. Lo scorso autunno, invece, i ladri del verde hanno trafugato cinquecento piante di magnolie da un’azienda di Ponte Buggianese e seimila piante di cipresso appena messe a dimora a Piuvica. Numerosi i furti nel pistoiese ai quali, tuttavia, non sempre corrisponde lo stesso numero di denunce.

"Abbiamo rilevato che non ci sono molte denunce – ha spiegato il prefetto Messina –. È necessario fare prevenzione, avere fiducia nelle forze dell’ordine, perché le investigazioni sulle denunce sono in corso e hanno già portato ad arresti e al recupero di refurtiva". Un fenomeno di cui è consapevole anche Coldiretti: "Probabilmente tanti imprenditori si sono assuefatti ai furti e neppure denunciano i danni subiti – ha dichiarato Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia –. È un errore, bisogna sempre denunciare, a prescindere dall’entità della refurtiva". Durante l’incontro in prefettura, al quale hanno preso parte anche il vicario del prefetto Davide Garra e il direttore di Coldiretti Pistoia Francesco Ciarrocchi, sono stati evidenziati i disagi subiti dagli imprenditori a causa dei continui furti.

Un settore essenziale quello del verde per Pistoia, basti pensare che circa il 40% dell’export italiano di piante vive è dovuto alle imprese pistoiesi, cuore verde pulsante per l’economia locale. Nel 2021 le aziende pistoiesi hanno esportato quasi 400 milioni di euro di piante in tutto il mondo, segnando un + 37% rispetto al 2020, il 43% del totale italiano. Nei 2022 dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il settore ha conosciuto una brusca frenata, ma la quota di export si mantiene attorno al 38%. I furti, oltre al danno, rischiano di fiaccare la voglia di investire delle imprese pistoiesi. "Prevenzione e investigazioni tempestive possono essere un forte argine ai furti – ha concluso il prefetto –. È necessario un impegno sinergico, lo Stato c’è".