E’ morto Nick Becattini. Addio al chitarrista più virtuoso

Il leggendario bluesman pistoiese Nick Becattini, affetto da Sla, ci ha lasciato a 62 anni. La sua carriera internazionale e la lotta contro la malattia sono raccontate nel libro "Catartico Blues".

E’ morto Nick Becattini. Addio al chitarrista più virtuoso

Una bellissima foto di Nick Becattini scattata qualche anno fa durante uno dei suoi concerti

PISTOIA

Un’accelerata improvvisa, ma un finale non a sorpresa. Eppure, nonostante questo, traboccante dolore. La storia terrena di Nicola “Nick“ Becattini, bluesman pistoiese di fama internazionale, finisce qui e consegna il suo percorso all’eternità, in quell’universo a parte riservato a chi ormai è già "leggenda". Aveva 62 anni, Nick Becattini. Da sei una diagnosi di Sla, Sclerosi laterale amiotrofica, alla quale mai si era arreso, ma che anzi aveva affrontato con grande lucidità e dignità. Accompagnato come sempre dalla musica, che nell’ultimo anno e mezzo, impossibilitato a suonare per via del progredire della malattia, aveva invece cominciato a raccontare. In un libro, uscito proprio in questi giorni, dal titolo "Catartico Blues" (Sef, 2024).

La storia musicale di Becattini è di quelle da manuale e passa attraverso esperienze straordinarie, nate prima in città, a Pistoia, negli anni del liceo e poi decollate in quella che a tutti gli effetti è la patria del blues, Chicago. Inizio anni Novanta: è qui che Becattini trascorre un intenso periodo all’insegna di collaborazioni – Otis Rush, Sunnyland Slim, Sugar Blue, Lucky Peterson e potremmo continuare a lungo - e partecipazioni di altissimo livello, a partire da quella con Son Seals che fu uno dei suoi primi ‘agganci’ nella windy city. In quello stesso periodo come musicista fa tappa ai festival statunitensi ed europei più prestigiosi del blues. Nel 1993 il ritorno in Italia, inseguendo i mille progetti che la sua mente vivace e il suo innato talento non hanno mai smesso di suggerirgli.

E così ecco le esperienze in forma di band, poi da solista e di nuovo le collaborazioni - Peaches Staten, Carl Weathersby, Pinetop Perkins, Ty Leblanc, Caterina Vichi. Indissolubile il legame con il festival di casa sua, il Pistoia Blues, palco che ha calcato per ben quindici volte, l’ultima nel luglio scorso, quando la piazza tutta gli ha tributato un abbraccio in forma d’applauso la cui potenza fa rumore ancora oggi.

Ultimi capitoli di questa vita intensa l’album "Crazy Legs" dove la sua storia segnata dalla malattia già emerge, e i due libri, uno autobiografico, "Catartico Blues" appunto, e l’altro più intimo, di prossima uscita, "Dialoghi con Giulio" per le Edizioni Paoline. Un testamento spirituale, che parla di speranza. Anche quando tutto suggerirebbe la resa. La camera ardente è allestita a Camaiore nella chiesina di Santa Teresa: domani alle 12 benedizione della salma e funzione poi, nel pomeriggio, alle 16, l’ultimo saluto, alle 16, nella chiesa di San Paolo a Pistoia.

linda meoni