Dopo l’isolamento i bimbi autistici avranno una stanza multisensoriale

E’ la grande novità presentata al centro Agrabah di Santomato Intanto si prepara la festa di domenica a Casa di Gello

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Dopo le sofferenze e il forzato isolamento, i bambini autistici del centro Agrabah di Santomato avranno da settembre una nuovissima stanza multisensoriale, dove potranno scegliere una grande varietà di suoni, aromi, immagini, luci e colori. Usando un touch screen ogni bambino potrà crearsi lo scenario preferito tra diverse combinazioni sensoriali. La "sensory room" sarà dotata di un materasso d’acqua vibroacustico, di una pedana vibrante sonora, di un effetto cascata d’acqua e di altri espedienti percettivi. Sarà risistemata anche la sala di accoglienza. L’intervento consente anche un adeguamento anti-covid. Il progetto, elaborato dallo studio di architettura Duit, è stato voluto dall’associazione Agrabah e dalla Fondazione Raggio Verde con il contributo determinante della Fondazione Caript che ha coperto il 50 per cento della spesa, pari a 60mila euro. Il resto delle risorse è atteso da una campagna di raccolta fondi che viene lanciata da una festa nel giardino della Casa di Gello domenica 19 alle ore 18 con musiche di Andrea Mati, che dedicherà un brano inedito ai ragazzi di Agrabah. "Questo progetto è una scommessa sul futuro – spiega Giancarlo Magni, presidente della Fondazione Raggio Verde – è il segno della nostra forte volontà di ripartire, perché durante il lock-down i bambini autistici, costretti a casa, hanno sofferto un regresso, per questo abbiamo svolto un’azione forte per riaprire il centro anche con qualche limitazione e vogliamo ripartire a settembre con un servizio e ambienti ancora migliori. Abbiamo tante idee, se la città ci aiuta possiamo fare tante cose". "Dobbiamo ringraziare soprattutto la Fondazione Caript – affermano il presidente di Agrabah Alvaro Gaggioli e la vice-presidente Rossella Nausanti – con il Comune di Pistoia e tutti gli amici storici che ci hanno aiutato". "Abbiamo sempre sostenuto questi centri – ha detto la consigliera della Fondazione Caript Paola Bellandi – per noi sono come figli primogeniti". Il progetto è stato presentato dall’architetto dello studio Duit Elena Bellini. In rappresentanza del Comune di Pistoia era presente Stefano Dell’Orfanello del servizio lavori pubblici.

Giacomo Bini