Disabile segregato in casa per anni: accolto alla Turati

Dopo l'articolo della Nazione, la Fondazione Turati ha contattato l'avvocato Vettori, sua amministratrice di sostegno. Il Tribunale, intanto, prepara una denuncia

L'avvocato Ilaria Vettori

L'avvocato Ilaria Vettori

Pistoia, 3 gennaio 2019 - Tanti anni di esilio dalla vita non potranno essere recuperati facilmente, ma il calore e la pulizia della struttura che oggi lo accoglie gli restituiranno almeno quella dignità di cui era stato privato. Così, l’avvocato Ilaria Vettori, amministratrice di sostegno nominata dal giudice tutelare di Pistoia, dottor Giuseppe Ciccarelli, ci racconta la storia, ora a lieto fine, di Marco (lo chiameremo così per tutelare la sua privacy), 44 anni, affetto dalla sindrome di Down, che per oltre venti anni ha vissuto in uno stato di estremo abbandono, fisico e psicologico, nella casa in cui si trovava fino a venti giorni fa, con l’anziana madre, alla prima periferia della città. Nessuno, per anni, ha mai chiesto aiuto. E per questo, ora il Tribunale sta valutando una denuncia per accertare responsabilità eventualmente anche di natura omissiva. Lo scorso 12 dicembre, dopo l’accertamento sanitario obbligatorio, il ragazzo era stato trasferito all’ospedale San Jacopo, in attesa di una sistemazione.

«Dopo l’articolo della Nazione, sono stata contattata dalla Fondazione Turati – spiega l’avvocato Ilaria vettori – che si è offerta di accogliere sia il ragazzo che l’anziana madre. In questo modo hanno potuto passare un Natale dignitoso. Ora dovremo pensare all’aspetto burocratico, ai documenti e poi a chiedere una disinfestazione della casa, dove la sporcizia ha attirato colonie di topi».

«La Fondazione Turati – spiega il direttore generale Maurizio De Scalzi – ha offerto la propria disponibilità, con l’ok della Società della salute pistoiese, a ospitare madre e figlio all’interno del centro socio-sanitario di Gavinana. Al momento, su decisione dell’Asl, sono stati entrambi accolti nella Rsa ‘Gli alberi’. Quando è arrivato, il ragazzo ormai adulto, anche in conseguenza dello stato di segregazione in cui ha vissuto per anni, parlava e camminava con grande difficoltà.

Preso subito in carico dai nostri operatori ha iniziato a svolgere una prima attività riabilitativa, dando segni non trascurabili di reazione. Anche per questo, la Fondazione Turati avanzerà alla Commissione Asl competente una richiesta di trasferimento nella Rsd (Residenza sanitaria per disabili) ‘I Prati’, sempre all’interno del Centro di Gavinana, dove è previsto un programma di riabilitazione specifico e costante».

«Oggi il ragazzo sembra sereno – racconta l’avvocato Vettori – ma bisogna procedere con cautela: vive ogni cambiamento come una violenza, persino se gli tagliano i capelli».