
Detenuti in cerca di un nuovo inizio. Il riscatto passa dalla cura dell’orto
Allenarsi a un nuovo inizio, facendo qualcosa che sia in grado di restituire dignità oltre che pura sopravvivenza economica: lavorare. È una seconda occasione quella offerta dal progetto "Lavoro in prova", proposto dalla cooperativa sociale ’In Cammino’ e finanziato dalla Fondazione Caript a partire dal bando Socialmente 2022, dalla Caritas di Pistoia e dalla Fondazione ’Un raggio di luce’ che ha permesso a un gruppo di detenuti in misura alternativa e a giovani in carico al Tribunale dei minorenni di Firenze di riprendere in mano le proprie prospettive a partire da un impegno lavorativo per rimettere in moto aspirazioni, iniziative e relazioni utili al reinserimento in comunità.
L’iniziativa è partita a ottobre del 2022 ed è durata 12 mesi. La cooperativa ha affidato da quel momento un orto completamente attrezzato a 12 persone che lo hanno coltivato sotto la guida di un operaio agricolo, anche lui in regime di espiazione pena, assunto dalla cooperativa. Al termine del loro inserimento attraverso questo progetto, cinque di loro hanno trovato un’occupazione con un’assunzione lavorativa; due continuano la restante espiazione della pena con l’affidamento ai servizi sociali e un’attività di volontariato; una settima persona al termine delle pena ha lasciato la regione ricongiungendosi con i parenti; un’altra ancora è in attesa del permesso di soggiorno e due continuano l’attività degli orti. Infine, l’ultimo partecipante è rientrato in carcere per aver fatto ‘evasione’.
L’attività del laboratorio è stata pensata per ragazzi giovani alle prime esperienze lavorative che vivono situazioni familiari e sociali complesse, il più delle volte all’insegna della marginalità. Qualche numero: per attivare i 12 percorsi, i colloqui necessari attivati sono stati 27 con l’inserimento di 17 ragazzi con periodi di frequenza diversificati, a testimonianza di un complesso problema quale è la disaffezione al lavoro o addirittura il totale disinteresse. Alto è anche il livello di fragilità psicologica che induce a stancarsi presto di qualsiasi esperienza e cambiare spesso attività lavorative. La cooperativa attraverso ‘Lavoro in prova’ è entrara in contatto con 40 persone e con 29 di queste ha sviluppato attività formazione-lavoro; otto di loro hanno trovato occupazione stabile.