REDAZIONE PISTOIA

Dagli studi alla prima donazione

La prima trasfusione venne praticata da James Blundell, nel 1818, su una donna colpita da emorragia.

La donazione del sangue è quell’azione, tanto spontanea quanto preziosa, che un individuo fa per aiutare un’altra persona con gravi problemi di salute. Tutto ciò è iniziato nel 1628 in Inghilterra, quando Harvey, scoperta la circolazione del sangue, descrisse il sistema circolatorio. Dal 1650 la trasfusione venne studiata sperimentalmente sugli animali e nel 1667 in Francia Denys tentò la trasfusione di sangue da animale a uomo, ma con esito letale.

La prima vera donazione di sangue, da uomo a uomo, venne praticata da James Blundell, nel 1818, durante un’operazione su una donna colpita da un’emorragia. Come riuscì a fare ciò? Per la trasfusione veniva usato un tubo collegato a un raccordo a forma di Y e unito, a sua volta, ad una siringa. Attraverso quest’ultima, si aspirava il sangue dalla vena del donatore trasferendolo poi nella vena del ricevente, la cosiddetta "trasfusione da braccio a braccio". Al tempo se durante questo procedimento emergeva qualche tipo di problema, non essendo stati ancora scoperti i gruppi sanguigni, si rischiava la morte, mentre oggi questo rischio è stato superato.