REDAZIONE PISTOIA

Da dipendente a imprenditore di se stesso "Sentivo forte la necessità di esprimermi"

Marco Menocci ha creato la sua Wosde dedicat all’arredamento tavola

"Ho avuto il desiderio di creare qualcosa di mio e di poterlo sviluppare con le mie idee. Per questo ho deciso di mettermi in proprio". Questa la scelta di Marco Menocci (nella foto), 33enne originario di Pescia ma residente a Ponte Buggianese. Dopo alcuni anni da lavoratore dipendente, Marco ha scelto di buttarsi in una nuova avventura, creando da zero un marchio nuovo. Com’è entrato nel mondo del lavoro? "Ho ottenuto il diploma in Ragioneria e programmazione all’istituto tecnico commerciale Marchi di Pescia nel 2007. Ho trovato lavoro quasi subito in una bella azienda che si occupava di arredamento per i negozi. La mia prima mansione è stata di impiegato amministrativo e commerciale. Successivamente ho mantenuto la stessa posizione lavorativa ma per un’altra azienda che distribuiva prodotti per forniture per il mondo alberghiero". Poi è arrivata la voglia di provare a mettersi in proprio... "Esatto. È stato un salto nel vuoto, le certezze non c’erano ed ero anche piuttosto giovane. La motivazione però era tantissima, così come la passione che avevo. Dall’altra parte il lavoro c’era ed era sicuro, ma quello che mi offriva l’azienda dove lavoravo non mi bastava a livello di gratifica personale. Per questo quattro anni fa ho deciso di creare la mia azienda, la Wosde, che si occupa di arredamento della tavola, sia per quanto riguarda il mondo professionale di ristoranti e alberghi che quello domestico per la casa". Che caratteristiche deve avere un’azienda come la sua di questi tempi? "Deve essere innovativa. Nel nostro caso le tovagliette, i cestini porta pane e gli accessori totalmente personalizzati in modo facile e veloce. Possiamo il logo del locale marchiato a fuoco sui prodotti, cosa fondamentale per i tempi attuali, dove tutto corre velocissimo sul web e i social. Immaginatevi tutte le foto che si fanno ai piatti e si mettono sui social: vedere e riconoscere il logo del locale è una particolarità molto apprezzata dai gestori, che hanno pubblicità istantanea a costo zero. Oltre a questo, c’è anche una grande facilità di gestione del prodotto da parte del cliente". Da titolare quali sono le difficoltà? "È una domanda molto difficile. Di sicuro una tra le cose più difficili è quella di saper rischiare dove e quando serve. Non è più come negli anni ‘70 dove si poteva sbagliare varie volte senza fallire. Di questi tempi basta una volta e sei fuori. Chi è titolare deve esserne consapevole".

Cosa cerchi nelle persone che lavorano con te? "Passione per quello che fa. È fondamentale. Noi dobbiamo letteralmente cucire addosso al cliente quello che gli occorre e chi lavora con noi deve essere dentro questo spirito. Inoltre devono essere pronti a seguire le tendenze della moda. Una tovaglietta può sembrare un dettaglio da poco, ma può fare la differenza per un ristorante: e noi siamo qui proprio per fare quella differenza". Francesco Storai