
Andrea Formento (Federfuni)
Pistoia, 2 aprile 2021 - Federfuni all’attacco della Regione Toscana sui ristori alle imprese del mondo dello sci. Nel corso dell’incontro tra sindaci, impiantisti e commissione aree interne si è discusso dei 700milioni di euro che sono stati assegnati dal governo, nell’ambito del decreto ristori. Le richieste, dice in sostanza Federfuni, non sono state neppure ascoltate. "Il criterio scelto per la suddivisione dei fondi, attualmente operativo – afferma Andrea Formento, presidente di Anef – è il numero delle presenze turistiche certificate che naturalmente premia quei territori che hanno un numero maggiore di alberghi e quindi nello specifico il Trentino Alto Adige, che nel panorama Italiano fa più pernottamenti dell’intera Toscana e anche dell’intera Emilia Romagna nonostante siano due regioni che possono offrire attrazioni turistiche differenziate. Già questo dato può far comprendere come sia un criterio difficilmente equo e infatti per le presenze nelle località montane le regioni o province autonome possono raggiungere anche l’80% mentre la Toscana rappresenta lo 0,40% e l’Emilia lo 0,60%. Come primo calcolo, visto il mancato riferimento puntuale alla stagione invernale, è fatto sulle presenze annuali. Se anche il criterio dovesse essere il fatturato, le Regioni e Province autonome avrebbero lo stesso una percentuale di circa il 65% mentre la Toscana avrebbe circa lo 0,70% e l’Emilia lo 0,90%. Anche questo sarebbe un dato penalizzante per le nostre stazioni sciistiche nel suo complesso perché i benefici di questo fondo avrebbero una ricaduta importante anche per le attività che vendono beni e servizi al pubblico ed i maestri di sci".
La richiesta è di fare arrivare alle imprese della Toscana 30 milioni invece dei 2,8 che le spetterebbero con i criteri attuali. A sostenere questa tesi ci sarebbero i sindaci di Abetone, Abbadia San Salvatore, Careggine e Castiglione Garfagnana ed i componenti la commissione, Vincenzo Ceccarelli e Mario Puppa del Pd, Silvia Noferi del Movimento 5 Stelle, Luciana Bartolini della Lega, Alessandro Capecchi e Diego Petrucci di Fratelli d’Italia. "Come Federfuni Italia – conclude la nota – abbiamo quindi rappresentato una necessità importante per la nostra filiera economica. Sono necessarie importanti risorse da distribuire ad aziende che rischiano il fallimento a delle comunità che rischiano un serio tracollo economico-sociale ed un territorio che rischia anche un grave spopolamento a causa della crisi economica che stiamo attraversando".
Andrea Nannini