Corse dei bus saltate, c’è rabbia: "Pendolari e studenti a piedi"

Da Mammiano a San Marcello, tante le fermate deserte, e le famiglie sono insorte per il disservizio. Sotto accusa Autolinee Toscane e anche gli amministratori, a partire dalla Provincia: "siamo abbandonati".

Corse dei bus saltate, c’è rabbia: "Pendolari e studenti  a piedi"

Corse dei bus saltate, c’è rabbia: "Pendolari e studenti a piedi"

Disservizi del Trasporto pubblico, la rabbia per quanto accaduto ieri è veramente difficile da contenere. La protesta è iniziata fin dalle 6 del mattino quando una signora di Mammiano ha informato che: "anche il 65 che passava da Mammiano alle 5:55 per poi prendere la coincidenza per Pistoia delle 6:10 non c’è più; e chi deve andare a Pistoia per poi prendere il treno e andare all’università o a lavoro come deve fare? – e continua chiedendo agli amministratori -. Certo che dopo che avete tagliato quasi tutti i servizi, se i nostri ragazzi poi dalla montagna scappano, due domande dovete farvele!". Non è andata meglio agli studenti diretti a San Marcello: "se vi può consolare stamani da Maresca – ha scritto una mamma che ha accompagnato diversi ragazzi a lezione – non sono passate neppure le due corse delle 7:30 per gli studenti che vanno a San Marcello!".

Analoghe proteste da parte dei pendolari che, per entrare al lavoro alle 9 devono prendere la corsa delle 6:50 e rimanere per un’ora e mezzo abbandonati a se stessi. Quello seguente, scrive Jessica, c’è alle 9:08, troppo tardi per entrare in orario, senza parlare della pulizia e della mancanza di posti a sedere. Il caos regna sovrano e, all’indice della protesta ci sono la mancanza d’informazioni eppure, scrivono le incolpevoli vittime: "che ci sarebbe stata la rimodulazione degli orari lo sapevano da mesi, sarebbe bastato chiederlo agli autisti, o meglio agli utenti, per sapere quali sono le corse veramente necessarie e come organizzare le altre. Certo anche gli amministratori qualcosa di meglio avrebbero potuto fare". In effetti un taglio di 800mila chilometri era stato annunciato (poi ridotto a 630mila) ma che a essere penalizzate siano sempre le zone che hanno più bisogno di servizi, fa infuriare gli utenti che, per giunta si sono visti aumentare il costo dell’abbonamento. "Aggiornamento sui tagli autolinee toscane: – scrive Monia, una di quelle persone che l’autobus lo prende tutti i giorni - in sostanza le amministrazioni pubbliche non erano a conoscenza nel dettaglio dei tagli che avrebbe fatto A.T. sui trasporti pubblici! Siamo allo sbando!", mentre Simone aggiunge: "l’ ente delegato per il trasporto pubblico è la Provincia ed è lei che ha detto ad AT quali corse tagliare". Barbara informa che: " stamani ho fatto un reclamo da parte della Montagna ad Autolinee Toscane. I ragazzi stamattina sono rimasti a piedi, non è passato proprio l’autobus per andare a scuola".

Andrea Nannini