Corre 526 km da Pistoia in sei giorni per ricordare l'amico runner

Franco De Caria, 54enne parrucchiere di Pistoia, ha percorso 526 km in 6 giorni al Festival di Policoro, in memoria dell'amico Luca Baccini, scomparso un anno e mezzo fa. Una sfida per sé e per lui, per vedere cosa può raggiungere il corpo umano.

526 chilometri in sei giorni: per sé, ma soprattutto per un amico che non c’è più, Luca Baccini. Li ha percorsi il podista pistoiese Franco De Caria, parrucchiere con la passione sfrenata per la corsa e in particolare le ultramaratone. Stavolta, il 54enne De Caria ha ultimato l’Ultra Marathon Festival di Policoro, in provincia di Matera, alle spalle del romano Daniele Alimonti, che ha raggiunto la ragguardevole cifra di 600 km. "Non è stato facile – racconta – visti i problemi avuti nei sei giorni, nei quali correvamo h24 all’interno di un villaggio della località marittima lucana, completando a ripetizione un giro di un chilometro e 77 metri: tra vesciche ai piedi, infiammazione del tibiale e disturbi vari, è stata dura. Ma non ho mai pensato, neppure per un attimo, di ritirarmi dalla competizione. Riposavo due ore, due ore e mezza per notte nel mio bungalow, cercavo di ritemprarmi facendo una doccia calda e dormendo. Tra corsa e camminata, sono riuscito a sfiorare i 526 chilometri (per l’esattezza 525 chilometri e 888 metri, nda)".

Dopo due edizioni del Passatore, ben nove della Pistoia-Abetone e ancora Nove Colli, Milano-Sanremo dell’aprile scorso, 24h di Savignano sul Rubicone, 6h di Grosseto e Foiano della Chiana, 100km di Asolo, 50km Terre di Siena e del Turchino e oltre 50 maratone, il portacolori di Podistica Aglianese (Fidal) e Hitachi (Uisp) continua "a vedere che cosa può raggiungere il corpo umano". Col ricordo, costante, di Luca Baccini, scomparso un anno e mezzo fa ad appena 56 anni.

"È il suo ricordo, indelebile, a darmi le motivazioni e la forza di fare tutto questo. Era mio compagno alla Podistica Aglianese: porto avanti i suoi sogni di corridore". E dire che corre da solo 12 anni, da quando ne aveva 42: prima aveva praticato calcio, peraltro da portiere. "Ovvero muovendomi poco – sorride –: mi sono ‘risparmiato’". Partito da solo alla volta della Basilicata, è stato raggiunto e riportato, trionfante, a Pistoia da altri amici. "Devo dei grazie: ai podisti Gianluca Capo, Paolo Gaggini e Vincenzo Panariello, che questa volta non hanno gareggiato, ma mi sono stati vicini, venendomi a riprendere. Così come un grosso ringraziamento va al dottor Edoardo Cantilena e al Centro massofiosioterapico Vignali, a tutti i sostenitori che mi hanno ‘aiutato’ nei sei giorni con le loro telefonate e i messaggi al cellulare. I prossimi impegni, le future sfide? Se mi riprenderò bene, tra un paio di settimane sosterrò la 6H di Follonica. Il nuovo sogno, però, è datato 11 novembre 2023: l’Ultimo dei Sopravvissuti, il nome è tutto un programma, a Milano. Ecco, spero che Luca Baccini, da lassù, mi stia vicino: ne avrò bisogno".

Gianluca Barni