LUISA LENZI
Cronaca

A piedi, in autostop oppure in nave Coppia fa il giro del mondo ‘slow’

Martina Pagnini e Andrea Ongaro hanno visitato 136 paesi in un anno

Viaggiatori quarratini nel mondo

Pistoia, 6 aprile 2017 - Centotrentasei paesi in 325 giorni: «Il primo scoglio può essere pensare che sia un’impresa impossibile. In realtà non lo è affatto, per cui non abbiate timori: partite!» E se il consiglio arriva da chi ha viaggiato per quasi un anno intorno al mondo è, con i dovuti accorgimenti, da prenderlo alla lettera. Martina Pagnini e Andrea Ongaro, due fidanzati (lei originaria di Quarrata, lui di Vicenza) da giugno 2014 a maggio 2015 hanno girato il globo terrestre in un modo unico e poetico che oggi, nell’epoca della velocità, restituisce significato all’essenza del viaggio: non hanno mai preso un aereo. Muoversi con lentezza, assaporando ogni momento e incontro è uno dei motivi che ha spinto i ragazzi ad intraprendere questa avventura.

«L’idea è nata un po’ per emulazione di altri che in passato avevano girato il mondo a piedi o senza prendere un aereo, un po’ per il nostro desiderio di viaggiare con lentezza, senza gli effetti del jet lag o senza trovarsi catapultati in luogo diverso come accade quando si scende da un aereo – spiega Martina –. Spostandoci in questo modo abbiamo potuto assaporare la bellezza e le caratteristiche di ogni luogo, dall’alfabeto, al cibo, alle usanze, ai mille incontri, senza fretta». Martina e Andrea si sono sempre mossi in treno e in pullman, in nave e in autostop. Da est a ovest, dall’Italia verso l’Austria e la Repubblica Ceca, poi in direzione Russia, Mongolia, Cina. Quindi Giappone e America Centrale per arrivare negli Stati Uniti e da lì ripartire per il vecchio continente rientrando in Italia attraverso Spagna e Francia.

Dalla loro esperienza è nato un blog con un nome originale: «E’ viva la cicala». Come mai questo nome? «Prima di partire abbiamo fatte ‘le formiche’ mettendo da parte un budget di 10mila euro e prenotando solo le due navi, ma abbiamo scelto di usare il nome della cicala per il blog rivalutandola: è importante essere operose e attente come le formiche ma anche la cicala non è meno utile, anzi comportarsi come tale è bello» sottolinea sorridente Martina. Per raccontare la loro avventura i due viaggiatori saranno a Vignole, nell’auditorium della Bcc, domani sera (ore 21.15), iniziativa realizzata dell’associazione culturale «Agorà». «Purtroppo per ragioni logistiche non siamo riusciti a toccare paesi dove volevamo andare come l’India – conclude Martina – oppure continenti come l’Africa. Sarebbe diventata macchinosa l’idea di fare il giro, in più in molti paesi c’è il problema del visto da richiedere con largo anticipo. Ma chi lo sa, in futuro: c’è ancora tempo per altri viaggi».