
Affitti
Pistoia, 30 giugno 2028 - D’ora in avanti i contratti di affitto delle abitazioni dovranno essere sottoposte, a pagamento, al vaglio di una delle associazioni dei proprietari o dei sindacati degli inquilini. Il proprietario che non adempie a questo passaggio non potrà beneficiare delle agevolazioni della cedolare secca nè dell’Imu. A introdurre l’obbligo del controllo sui contratti è stata la direzione centrale dell’Agenzia delle Entrate con una risoluzione dello scorso 20 aprile in risposta al Sunia di Firenze. A completare il quadro, a inizio giugno, i sindacati della nostra provincia hanno sottoscritto l’«accordo territoriale sulle locazioni a canone concordato» che spalanca le porte alla misura dell’Agenzia.
Sottoscrittori sono Confabitare, Confedilizia, Uppi, Sicet, Sunia e Uniat. Di conseguenza, il proprietario dell’immobile dato in affito dovrà rivolgersi a una di queste associazioni per sottoporre il contratto al controllo di conformità alla legge. E per farlo dovrà iscriversi all’associazione scelta al costo di 78 euro, perchè soltanto così potrà pagare la cedolare al 10% anzichè al 21 e potrà accedere alle agevolazioni Imu previste dalla legge. Riassumendo: da adesso la stessa risoluzione dell’Agenzia delle Entrate stabilisce, quindi, due strade.
«Le parti di un contratto di locazione possono farsi assistere nella definizione del canone effettivo dalle rispettive organizzazioni della proprietà edilizia e dei conduttori. Per i contratti non assistiti – si specifica – le parti sono invece tenute ad acquisire un’attestazione, rilasciata da almeno una delle organizzazioni rappresentative della proprietà edilizia e dei conduttori, secondo le modalità definite sulla base di accordi stipulati in sede locale, della rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto all’accordo stesso. Tale attestazione – e questo è il passaggio più importante – assume valenza anche con riguardo alle agevolazioni fiscali».
Da parte loro, le associazioni hanno rinnovato l’ormai vetusto accordo territoriale proprio alla luce della normativa più recente della cedolare secca. Le nuove regole valgono per tutti i comuni della nostra provincia. Anche la «certificazione» dei contratti rappresenta un modo – dicono – per dare maggiore trasparenza al mercato, per assicurare regole certe e per stabilire parametri sui prezzi delle locazioni. «Il ruolo di controllo che ci viene riconosciuto non è certo stato previsto per farci un regalo ma garantire un sistema di affitti più sicuro e mettere uno stop al fai-da-te dei furbetti», hanno spiegato in conferenza stampa Davide Innocenti (Sunia), Paolo Maccioni (Sicet), Sergio Bacci e Massimo Chiossi (Confedilizia), Giovanni Bardelli (Uniat) e Giuseppe Roscitano (Confabitare).