
Il progetto di allargamento dell’A11 con la costruzione della terza corsia comprenderà una serie di opere compensative. Dopo la presentazione del progetto illustrata ieri sulle nostre colonne la parola passa alle istituzioni. "L’intervento porterà un completo cambiamento della zona interessata, e ci sarà un miglioramento dal punto di vista sia viario sia idrogeologico importantissimo – ha precisato Alessio Bartolomei, assessore alla viabilità, mobilità, infrastrutture e assetto idrogeologico –. Sostanzialmente: l’attuale ponte che collega la via di Chiazzano con il paese di Badia sarà tolto. Ancor più che in caso di maltempo crea ostruzione a rami e alberi trasportati dalla Brana contribuendo a farla esondare. Anche via Lungobrana sparirà e tornerà ad essere l’argine del fiume così che la Brana si allargherà e invaserà tanta più acqua. Verso sud, direzione Quarrata, verrà ricavata una importante cassa di espansione da diverse migliaia di metri cubi che permetterà di salvare Quarrata ma anche Pistoia città". Altri importanti aspetti riguarderanno la viabilità con la previsione di affidare lo snodo del traffico a una grande rotatoria a cinque braccia costruita in prossimità dell’uscita autostradale. "Il braccio principale andrà a sostituire via di Chiazzano, parallelo a questa, e andrà a finire su via Toscana – ha spiegato ancora Bartolomei –. Quindi collegherà direttamente il futuro nuovo casello con via Toscana. Facendo anche da unione di quest’ultima con Bottegone. Un nuovo ponte che servirà a collegare non solo l’autostrada, ma anche l’abitato di Badia a via Toscana e quindi Chiazzano".
Dalle stanze della Regione il commento è del consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della commissione infrastrutture e trasporti. "Bene lo sblocco dei cantieri, ma vanno realizzate quanto prima anche le opere compensative. Il cantiere della terza corsia dovrà essere calibrato con la viabilità ordinaria della Piana, sia per quanto riguarda il trasporto privato e pubblico che per la movimentazione delle merci in ambito vivaistico e non solo – ha precisato il consigliere –. Come destra politica abbiamo sempre creduto nell’ammodernamento delle infrastrutture toscane come, fin dal 2006, la realizzazione della terza corsia dell’A11. Dopo 16 anni, sembra si possa partire ma dovranno essere affrontate anche diverse questioni come l’Asse dei vivai e il casello di Pistoia est in località Badia a Pacciana. Nonché il ribaltamento di via del Casello a sud con la realizzazione della nuova rotatoria che si colleghi con la variante Bonellina". Tutto questo andrà fatto senza dimenticare le prescrizioni date nel momento in cui è stato siglato l’accordo nell’ambito della Conferenza dei servizi. "Visto che si tratta di un territorio fragile, e gli eventi meteorologici ce lo confermano, occorre realizzare un adeguato sistema di trattenimento delle acque per la superficie ulteriormente impermeabilizzata dalla costruzione della Terza corsia ed un sistema di drenaggio da mantenere nel corso del tempo", ha dichiarato ancora Capecchi, aggiungendo inoltre che "ci sono ben sette ponti nel comune di Pistoia che attraversano l’autostrada e questi con l’avanzamento del cantiere, dovranno essere progressivamente interrotti. E’ estremamente positivo che si parta con i lavori nel 2023 visto che nel progetto la cantierizzazione complessiva ammonta a almeno 40 mesi".
Intanto, venendo all’oggi, c’è da registrare l’anticipo a questo pomeriggio dell’avvio dei lavori di risanamento e bitumatura in corso Silvano Fedi. L’intervento riguarda la sola corsia degli autobus e prevede la fresatura iniziale per poi stendere lo strato di base in conglomerato cui seguirà la posa di membrana di rinforzo, binder e usura. Stamani prevista la chiusura del cantiere di corso Amendola.
Gabriele Acerboni