REDAZIONE PISTOIA

Cavo del telefono a terra "Le famiglie sono isolate"

La protesta degli abitanti della zona tra Piteccio e Fabiana dopo "svariate" segnalazioni e rassicurazioni.

Cavo del telefono a terra "Le famiglie sono isolate"

Quando la bellezza di abitare nei borghi collinari viene minata dai disagi. Un cavo della linea telefonica e internet è stato tagliato di netto da ignoti e a farne le spese sono gli abitanti della strada che da Piteccio porta a Fabbiana e quelli del borgo stesso. La situazione era già complessa da quando il cavo di rete era finito a terra in seguito alla caduta di molti dei pali che lo sorreggevano. Poco dopo l’inizio di via Val di Fabiana la strada veniva infatti attraversata dal grosso cavo che saliva a monte. Adesso è possibile vedere i pali pericolanti e le due estremità tranciate ai bordi della carreggiata. "Sarebbe da capire chi è stato l’autore di questo gesto – si interroga Lucia Minozzi che abita nel borgo –. Potrebbe essere stata anche una bravata. Ma certo ha messo in difficoltà moltissime famiglie. Oltre questo danno poi, non c’è da dimenticare la pericolosità di quel palo che potrebbe arrivare a cadere sulla strada. Speriamo in un rapido intervento sia per ristabilire la linea che per mettere in sicurezza i pali di sostegno". La vicenda risale a circa 15 giorni e da allora sono state inoltrate alcune segnalazioni, come quella di Associazione alleanza beni comuni e comitato Obiettivo periferia che avevano denunciato il fatto e richiesto un intervento celere inviando una pec a Comune, Tim e Procura della Repubblica. "Dopo aver aperto la pratica – si legge nel documento –, il 4 febbraio è stata contattata nuovamente la Tim comunicando il taglio del cavo di rete e lo stato di isolamento del paese. Tra l’altro, la popolazione è costituita per la maggior parte da anziani (non tutti in possesso di un cellulare): la problematica, già grave di per sé, può creare ulteriori difficoltà sia per le persone con gravi patologie eo eventuali incidenti che si potrebbero verificare. C’è da tener conto altresì di chi lavora da casa in smart working e che non ha potuto usufruire della linea internet, ragazzi delle scuole compresi. Malgrado i vari solleciti e relative ’rassicurazioni’ in materia, a tutt’oggi nessun tecnico è intervenuto".

Gabriele Acerboni