ANDREA NANNINI
Cronaca

Cantiere al ponte dei Mandrini. I lavori slittano di una settimana

La Provincia si scusa. La preoccupazione della Confcommercio: "Il turismo estivo è a rischio"

Un’immagine del ponte dei Mandrini I lavori dovevano iniziare lunedì 19 maggio, ma sono stati rinviati a lunedì 26

Un’immagine del ponte dei Mandrini I lavori dovevano iniziare lunedì 19 maggio, ma sono stati rinviati a lunedì 26

L’inizio dei lavori di ristrutturazione del ponte dei Mandrini, sul fiume Sestaione, lungo la Sp 20 Popiglio Fontana Vaccaia è stato posticipato di una settimana. Il rinvio – rende noto la Provincia – è necessario per consentire il completo approvvigionamento dei materiali per la corretta e completa esecuzione delle opere, con l’obiettivo di ridurre al minimo indispensabile i giorni di chiusura. Le attività previste, che riguardano in particolare la posa dei conglomerati bituminosi e delle barriere di sicurezza, inizialmente previste per lunedì 19 maggio, inizieranno lunedì 26 maggio. Una volta avviato, il cantiere seguirà il programma già annunciato, che prevede la chiusura al traffico veicolare per circa 20 giorni. Al termine di questa fase, il ponte tornerà ad essere fruibile secondo le attuali modalità di regolamentazione del traffico. I lavori proseguiranno nell’alveo del fiume, senza ulteriori effetti sulla viabilità. La Provincia ringrazia i cittadini per la collaborazione e si scusa per gli eventuali disagi arrecati.

Intanto Confcommercio esprime forte preoccupazione per la situazione dei lavori a poche settimane dall’inizio della stagione estiva. L’attenzione è rivolta in particolare alle opere che riguardano il Ponte dei Mandrini, il Ponte sul Rio Piastroso, il Ponte Rosso e il Ponte di Pracchia. "Un insieme di cantieri, oggetto di una recente assemblea pubblica, che possono mettere in serio pericolo – scrive Confcommercio – la regolare fruizione di queste vie, già di per sé delicata in un momento in cui il territorio è chiamato ad accogliere i turisti. Non possiamo ignorare il rischio che tutte queste opere, così potenzialmente ravvicinate, vadano a paralizzare un intero territorio che per la sua economia dipende fortemente dal turismo. Le attività commerciali della montagna, i ristoratori, i commercianti e tutti gli operatori del settore sono profondamente preoccupati. ll rischio di danneggiare irrimediabilmente un settore economico già fragile è tangibile. Chiediamo con forza che venga data priorità alla realizzazione di interventi rapidi ed efficaci, senza sovrapposizioni tra i cantieri per scongiurare il collasso della viabilità". Andrea Nannini