
Scuola estiva: il Comune si chiama fuori dalla organizzazione del servizio. Dura la reazione dei genitori che non ne vogliono proprio sapere, perché il costo che al momento si trova sul mercato è oltre tre volte quello pagato al Comune l’ultima volta. Al momento infatti l’unica offerta sul mercato è quella della Dynamo a 850 euro al mese. "Abbiamo deciso di non fare i campi estivi- ha spiegato l’assessore Roberto Rimediotti- perché l’esperienza dello scorso anno è stata disastrosa. Quest’anno è prevista l’erogazione, da parte del Comune, di un contributo pari al 20%, inoltre in base alla certificazione Isee ci possono essere altre contribuzioni. Il Comune cerca di andare incontro alle esigenze delle famiglie, gli strumenti dati sono questi e siamo consapevoli che non sono perfetti. Facciamo comunque il massimo sforzo". Il sindaco, Luca Marmo ha aggiunto che l’amministrazione è attenta e presente, e che sarà fatto quanto possibile. Di parere opposto i genitori intervenuti che hanno accusato il Comune di privilegiare i privati invece di occuparsi dell’interesse dei cittadini. Nell’esperienza precedente, quella del 2019, la quota di partecipazione del Comune era 62mila euro mentre quella pagata dalle famiglie ammontava a 250 euro per ogni mese. Nel 2022 la cooperativa che aveva vinto il bando non accettò l’incarico e la gestione venne affidata a una che acconsentì a fare il campo ma il risultato sembra non abbia soddisfatto nessuno. Il bando per l’affidamento per il 2023 è aperto ma se non si presenta nessuno c’è il rischio che molti portino i bambini al campo di Cutigliano.
Andrea Nannini