Sempre più stretti gli spazi per un candidato pratese del centrosinistra con reali possibilità di elezione. L’accordo siglato ieri fra Pd, Calenda e +Europa prevede che il 70% dei seggi vada al partito di Letta e il 30% agli altri due, con una disponibilita totale che potrebbe ridursi per i seggi che saranno attribuiti ad altri alleati come Articolo 1 o Socialisti. Lo stesso rapporto 70-30 varrà anche all’interno delle diverse fasce di collegi, cioè buoni, incerti e di certa sconfitta. Il collegio Prato, Pistoia e Mugello della Camera è considerato conquistabile, anche se non ottimo, e potrebbe essere messo sul tavolo della nuova alleanza. Per i meccanismi della parità di genere è probabile che serva una donna. E così ieri pomeriggio un nome circolava già. E’ Barbara Masini, pistoiese e senatrice uscente, eletta con Forza Italia nel 2018, ma confluita in Azione +Europa molto prima di Carfagna e Gelmini: fece coming out nell’aula di Palazzo Madama in difesa del Ddl Zan e subito dopo la rielezione di Mattarella annunciò l’addio al partito di Berlusconi. "Aderisco a +Europa-Azione perché ha dato prova, negli ultimi mesi, di rappresentare molto più chiaramente i valori riformisti, liberali e progressisti nei quali mi rispecchio", disse. Nata a Pistoia nel 1974, di professione è graphic and web designer, è fra i nomi al momento più gettonati, salvo candidature – preferibilmente femminili – che potrebbero arrivare da Articolo 1. Quanto ai pratesi, le speranze sono in calo ulteriore. Ci sono i nomi della rosa: la segretaria regionale Simona Bonafè ne sceglierà un paio da girare a Letta, ma secondo i bene informati saranno utili per riempire le liste proporzionali nei posti di certa o quasi certa non elezione.
Resta sul tavolo il nome di Davide Ragone, il giovane avvocato pratese che dal 2013 lavora a Roma come consulente giuridico (lo è stato dei ministri Bray, Boschi, Finocchiaro e Bonetti, e ora ha un contratto con il Senato). E’ però al momento molto difficile che ci siano spazi per lui, nonostante sia da anni in ottimi rapporti con Enrico Letta e non solo. Pistoia, invece, ha la certezza di rivedere in Parlamento la senatrice uscente del Pd Caterina Bini, a cui toccherà un’ottima posizione in uno dei listini del proporzionale. Nel centrodestra invece il dialogo fra i tre leader procede e con ogni probabilità la mappa dei collegi sarà definita entro una settimana. Al momento il collegio del Senato Prato, Pistoia, Massa e quasi tutta la provincia di Lucca viene dato per quasi certo a Forza Italia, che dovrebbe schierare Massimo Mallegni, senatore uscente eletto a Lucca nonché coordinatore regionale. Il collegio viene dato di possibile se non probabile vittoria del centrodestra. Il collegio uninominale della Camera (Prato, Pistoia e parte della sua provincia, Mugello) potrebbe invece andare alla Lega: tra i nomi che circolano quello di Manuel Vescovi, residente ad Agliana e già commissario del Carroccio pratese. Non è affatto da escludere quindi che nessun pratese venga candidato nei collegi uninominali, né dal centrodestra, né dal centrosinistra.