Baldovino e Bibendum costretti a traslocare

Il noto ristorante Baldovino e il bistrot Bibendum lasciano il quartiere San Lorenzo di Pistoia a causa dei lavori di riqualificazione di piazza San Lorenzo. Il titolare denuncia mancanza di comunicazione da parte dell'amministrazione. Nuova sede in via Curtatone.

Nonostante la promessa di una riqualificazione c’è chi ha dovuto decidere di lasciare il cuore del quartiere di San Lorenzo. Una scelta certo non leggera se arriva dopo tanti anni di costante presenza. Baldovino e Bibendum si trasferiranno in via Curtatone e Montanara. La scelta di trovare una nuova sede per il noto ristorante di livello e il bistrot arriva in conseguenza, quasi obbligata, ai lavori di rifacimento di piazza San Lorenzo che per molti mesi la vedranno chiusa. Lunedì scorso, con il taglio degli alberi, sono partiti i cantieri esterni per la realizzazione del progetto legato al Pnrr, che vede rivoluzionata completamente la zona. "Dopo 25 anni devo chiudere e andare via da questa piazza, dopo i tanti investimenti fatti, non solo economici. E con me le dieci famiglie che vivono con questa attività – ha detto Francesco Balloni, titolare dei locali –. Dispiace constatare come in questa situazione sia mancata completamente, da parte dell’amministrazione, la comunicazione e l’attenzione verso chi qui vive e lavora". Per citare un episodio esplicativo, Balloni ha raccontato di essersi "ritrovato con un cantiere davanti ai ristoranti che di fatto mi ha tolto anche la concessione, tuttora in atto, del suolo pubblico di mia competenza. Tanto è vero che attualmente dentro il cantiere ci sono accessori d’arredo esterni dei ristoranti. Non c’è stato nessun sentimento di collaborazione – ribadisce il titolare –, nonostante le richieste di ascolto". Dopo la presa di coscienza che la situazione data dal cantiere avrebbe portato criticità alle attività di ristorazione, la scelta di abbandonare piazza San Lorenzo, ma non Pistoia, per approdare nei locali di Palazzo Cancellieri di via Curtatone. "Per fortuna i tanti anni di lavoro mi hanno permesso la scelta e la realizzazione di questa possibilità, che spero di aprire al pubblico nel periodo di Pasqua".

Gabriele Acerboni