REDAZIONE PISTOIA

Avanti con la sfiducia. Il sindaco non si arrende

Petrucci e Tonarelli firmano la mozione presentata da Formento e Scandagli. Danti non ci sta: "Proporrò a tutti accordo di programma". Ma Costa chiude.

Avanti con la sfiducia. Il sindaco non si arrende

Mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Abetone Cutigliano. Dopo che, nei giorni scorsi, i consiglieri Veronica Scandagli e Andrea Formento l’avevano presentata, consapevoli che serviva la firma di altri due consiglieri, Diego Petrucci e Andrea Tonarelli hanno deciso di sottoscriverla. Questo atto comporta che il Consiglio comunale la dovrà discutere in un periodo compreso tra dieci e trenta giorni. Se approvata da almeno sei consiglieri, porterà alla decadenza del sindaco e all’arrivo di un commissario. Le motivazioni addotte dai firmatari partono dal presupposto della mancata partecipazione alle scelte, che hanno penalizzato il Consiglio a favore di un eccessivo decisionismo da parte del sindaco Marcello Danti. Così a sfiduciare l’organo di governo sono gli stessi che ne hanno sostenuto la nascita.

Nella mozione si possono leggere una serie di esempi, immediata la reazione dell’accusato che ha risposto con una riflessione tra l’amareggiato e lo stupefatto. "È sorprendente – scrive il sindaco Marcello Danti – ma visti i personaggi neanche più di tanto, che la sfiducia venga proprio dalla maggioranza, che dimostra quindi di non avere quel senso di responsabilità che invece ha sempre caratterizzato la minoranza. Gli ostacoli più grossi si sono rivelati proprio i progetti più importanti: il Rondò Priscilla per Cutigliano e il Palazzetto polifunzionale dello sport e auditorium per Abetone, definiti uno spreco di denaro pubblico, cattedrali nel deserto, strutture troppo difficili da gestire. Eppure erano nel programma elettorale, ma forse qualcuno pensava di utilizzarli a fini propagandistici prendendo in giro gli elettori. Nelle motivazioni della sfiducia leggo che si sono sentiti poco coinvolti – aggiunge –, peccato che non abbiano mai risposto negli ultimi sei mesi ai nostri ripetuti inviti a partecipare a riunioni, anche prima di arrivare alla sfiducia; giusto qualche giorno fa li ho invitati a un confronto, rifiutato".

Danti tuttavia non molla: "Valuterò se proporre un accordo di programma che potrà coinvolgere tutti, anche la minoranza, dando una scadenza precisa – rivela – ma è davvero l’ultimo tentativo che posso fare per impedire il commissariamento". La reazione della minoranza, guidata da Davide Costa, non si è fatta attendere: "Come previsto la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco, depositata ieri, certifica la frattura insanabile all’interno della maggioranza. Un’amministrazione durata 27 mesi, buona parte dei quali trascorsa a litigare, fatto che ha portato alla paralisi dell’azione amministrativa. Abbiamo mantenuto in questi mesi un atteggiamento critico ma responsabile. Tuttavia la coerenza, che per noi è valore imprescindibile, ci impedisce di cogliere l’invito a sedere nei posti che qualcuno della maggioranza ha scelto di abbandonare – chiude –. Ci siamo candidati con un programma diverso da quello delle forze che sostenevano l’attuale sindaco ed è quindi per noi impensabile accettare accordi di qualunque tipo, che finirebbero per snaturare la nostra visione. Ringraziamo comunque il sindaco per la stima dimostrata in più occasioni nei nostri confronti, apprezzandone le qualità umane e l’atteggiamento sempre pacato e mai fuori luogo".

Andrea Nannini