REDAZIONE PISTOIA

Associazione e archivio "Nel nome di Paganelli"

Il poeta pittore Ceni Tozzi accende i riflettori su un’importante figura della letteratura pistoiese che adesso rischia l’oblio: è nata "Nomos"

"Uno scrittore inattuale, nel senso che non è un romanziere facile, bisogna saperci entrare, anche nella sua lingua, che mi ha ricordato l’opera di Landolfi, per rimanere in Italia, qualcosa di Buzzati, con dietro ombre importanti, come Kafka o, per il grottesco, Gogol". Così Alessandro Ceni Tozzi parla di Gianluigi Paganelli (1935-2018), lo scrittore, poeta, saggista pistoiese, quasi sconosciuto ai più, ma che nel corso della sua vicenda umana e intellettuale ha incrociato il percorso di alcune tra le più rilevanti figure delle arti e del pensiero italiano, da Piero Bigongiari a Mario Luzi (di cui era intimo amico), da Luigi Russo a Giuseppe Ungaretti, fino ai più giovani Milo De Angelis e Roberto Carifi. Per ricordare l’opera di Paganelli e valorizzare il suo immenso archivio è stata costituita a Pistoia l’associazione culturale "Nomos – Archivio Gianluigi Paganelli", di cui Alessandro Ceni Tozzi, erede letterario di Paganelli, e a sua volta poeta, oltreché pittore, è vicepresidente.

"Verso il lavoro di questa grande figura intellettuale e letteraria abbiamo tutti un debito - afferma Claudio Frosini, presidente della neonata associazione, allievo e amico di Paganelli e suo erede materiale – La vastità e la levatura della sua opera devono essere tratte in salvo e, nel contempo, approfondite e studiate. Anche perché Gianluigi in vita ha pubblicato pochissimo". Due sono gli obiettivi principali dell’associazione: costituire l’archivio del lascito dell’autore e promuovere la conoscenza e l’approfondimento della sua opera mediante iniziative, pubblicazioni, collaborazioni con enti preposti alla ricerca filosofica, filologica e letteraria.

"L’archivio Paganelli – spiega Frosini – si compone di migliaia di pagine dattiloscritte di saggistica, più di un centinaio di racconti brevi, poesie e epistolari, oltre ad una discreta massa di fotografie. Ci aspetta un grande lavoro, perché si tratta di pagine non messe in ordine, salvo una parte sostanziosa dei racconti, settanta dei quali saranno pubblicati a breve da Effigie edizioni di Pavia". Solo una piccola parte della corposa produzione di Paganelli è stata finora pubblicata. Oltre a saggi, narrazioni e liriche, editati su numerose riviste, Paganelli in vita ha pubblicato la raccolta di poesie Fra le torri del tempo (I Quaderni del Battello Ebbro, Porretta Terme 1991) e l’opera teatrale Tomaso Becket (La Brigata del Leoncino, Pistoia 2002). "Bisognerà trovare un luogo adatto che possa ospitare l’archivio – conclude Ceni Tozzi –, dopodiché tutto il materiale che lo compone, una volta riordinato e catalogato, potrà essere consultato da da chi è interessato".

Patrizio Ceccarelli