E’ una situazione preoccupante e delicata quella che sta creando apprensione nelle famiglie dei piccoli che frequentano la scuola dell’infanzia Bruno Munari di via Cino a Quarrata. Più di una volta e da mesi una famiglia del vicinato, disturbata dai rumori e dalle grida dei bambini inevitabili durante alcune attività, avrebbe inviato al dirigente scolastico Luca Gaggioli varie email così astiose e invelenite da far temere per la sicurezza dei piccoli. A giugno per questo motivo una porzione del giardino dell’asilo, sul lato nord e sul lato est, era stata interdetta ai bambini e per il momento continuerà ad essere delimitata. Una situazione poco rassicurante, che a quanto pare non è cambiata malgrado l’interruzione delle attività scolastiche dei mesi estivi, come raccontano gli stessi genitori, di cui una delegazione ieri mattina è stata ricevuta dal preside.
"Siamo stati abbastanza tranquillizzati dal dirigente che ci ha confermato di aver fatto in questi mesi tutti i passi legittimi per poter ripristinare le condizioni di sicurezza per i nostri bambini e che manterrà chiusa la porzione di giardino per motivi precauzionali – raccontano alcune mamme - ma non si può sapere quali siano i reali rischi. Da parte nostra sono state fatte alcune proposte, come mettere delle barriere più solide dove adesso c’è una semplice rete di delimitazione e fare dei cambiamenti nelle aule dove i bimbi trascorreranno le giornate". Le manifestazioni di insofferenza nei messaggi inviati dal vicino al preside infatti ci sono state anche durante i periodi in cui le attività educative si svolgevano di norma all’interno delle aule, non sopportando di essere disturbato dal rumore proveniente dalla scuola durante l’orario di apertura dalle 8 alle 16. Intanto anche l’amministrazione comunale si sta occupando del caso e il sindaco Gabriele Romiti ha provveduto a informare i carabinieri e la polizia municipale, che del resto erano già stati allertati dal preside.
Il Comune e gli uffici tecnici al momento stanno studiando quali soluzioni possono essere attuabili. Oltre alla chiusura del lato del est del giardino, un’altra soluzione sarebbe qualla di mettere dei pannelli insonorizzanti, o l’installazione di telecamere di sicurezza, fino alla presenza di un carabiniere nei paraggi della scuola. Di certo un asilo che è un gioiello della didattica soprattutto per i laboratori en plein air proprio nel giardino non può essere lasciato in balia di questa situazione. "Verso il fine settimana - ha spiegato il vicesindaco Patrizio Mearelli - saremo in grado di fare delle proposte al preside, vedremo quali verranno ritenute più praticabili".
Daniela Gori