Aria pesante in Comune "Ora serve responsabilità"

La minoranza parla di "spettacolo imbarazzante" e si dice preoccupata. Intanto l’ex assessore Formento si toglie qualche sassolino dalle scarpe.

Aria pesante in Comune  "Ora serve responsabilità"
Aria pesante in Comune "Ora serve responsabilità"

ABETONE CUTIGLIANO

Un consiglio comunale poco ordinario, quello di Abetone Cutigliano che si è tenuto nei giorni scorsi, definito dalla minoranza "dis-umano". A lavori conclusi i protagonisti tirano le somme. Il primo è il gruppo di minoranza ’Il paese che vogliamo’ che ha permesso l’approvazione delle variazioni proposte dalla Giunta in carica. "Lo spettacolo visto durante il consiglio comunale di Abetone Cutigliano è stato davvero imbarazzante – hanno scritto ieri Ballantini, Corsini e Costa –. Un gruppo consiliare che, come primo atto dopo il siluramento dell’assessore Formento, toglie per ritorsione il nome ’Marcello Danti sindaco’ dal simbolo elettorale è un gruppo che non ha futuro".

"La maggioranza è ufficialmente spaccata – hanno aggiunto –. Nel corso del consiglio comunale abbiamo deciso di votare a favore delle variazioni di bilancio esclusivamente per senso di responsabilità nei confronti del territorio e della popolazione. Ma deve essere chiaro a tutti, e ribadiamo a tutti, che non sarà possibile appellarsi al senso di responsabilità de ’Il paese che vogliamo’ per i prossimi due anni e mezzo". L’ex assessore Formento, il cui ritiro delle deleghe ha innescato lo scontro, si è limitato a poche righe ma dal significato chiaro. "Non essendo sulla luna, da dicembre ho preso l’abitudine di scrivere le mie proposte che sono rimaste inevase – ha detto –. È naturale che come è successo in questo ultimo consiglio comunale avrei avuto il solito atteggiamento in giunta e non avrei votato una variazione di bilancio che non ha cuore, non ha visione e non da risposte alle esigenze economiche e sociali della nostra comunità".

Il futuro è tutto da scrivere anche se tornare alle urne sembra non essere nell’interesse di nessuno, tutte le elucubrazioni sono solo una perdita di tempo, resta veramente solo l’opzione di un comportamento seriamente responsabile. Se poi, come appare improbabile, la squadra di Diego Petrucci dovesse portare a casa i consensi di Bacci, primo degli eletti con 122 preferenze, potrebbero aprirsi altri scenari, ma questa è veramente tutta un’altra storia.

Andrea Nannini