REDAZIONE PISTOIA

"Amore libera tutti", il cuore da proteggere

Da oggi alla Galleria Vannucci tredici suggestioni realizzate dal duo Antonello Ghezzi per parlare di sentimenti attraverso l’arte

Nomi che raccontano relazioni e che, accoppiati, descrivono sentimenti. Di affetto, di amicizia, e che sono il risultato di qualcosa che quando è di sentimenti che si parla è la cosa più naturale al mondo: stringersi, toccarsi, tenersi la mano. E poi ancora: specchi che parlano di noi e dei mille altri venuti prima di noi, che ci raccontano sì, ma che hanno il potere di raccontare anche ciò che la fantasia ci suggerisce, che custodiscono storie che non sapremo mai. C’è un rinnovato senso oggi, in questo tempo sospeso fatto di non-relazioni, nella mostra "Amore libera tutti" del duo artistico Antonello Ghezzi (Nadia Antonello e Paolo Ghezzi), tredici opere – di cui otto pensate appositamente per lo spazio che li ospita – in visione da oggi alla Galleria Me Vannucci (via Gorizia, 122) che ha pensato necessariamente a una "non-inaugurazione", ma a un opening non stop dalle 11 alle 20 (su prenotazione: 335.6745185; [email protected]). Calore e accoglienza è ciò che si riscontra in questa personale a cura di Manuela Valentini, dove è l’amore a trovare piena espressione e celebrazione anche, affinché subito si comprenda quanto è importante proteggerlo, conservarlo e custodirlo. Il nucleo centrale della mostra è rappresentato dalla parte più performativa e partecipativa del progetto, dal titolo "Stringere lo spazio (di me e te)", un’installazione site-specific composta da una serie di piccole sculture in terracotta. I primi di giugno, poco dopo la fine del lock-down, la Galleria Vannucci ha chiesto al pubblico di riunirsi due alla volta e di stringersi forte le mani per imprimere quell’unione in un frammento di argilla. Si sono create così delle impronte, spesso involontariamente a forma di cuore, da concepire come testimonianze tangibili di un legame affettivo. Un’esaltazione dei rapporti sentimentali talmente potente da arrivare persino a elevarli a opere d’arte. Ma c’è grande spazio anche per il tema dell’infanzia, con la serie delle "Altalene" dove appunto entrano in scena gli specchi, superfici mai uguali a se stesse e cornici perfette di ciò che noi desideriamo.

Significativa è "Scrivimi": uno specchio e di uno scrittoio in legno: lo spettatore può sedersi e scrivere una lettera da inviare realmente ad una persona cara. In un mondo in cui il processo digitale sta investendo e rivoluzionando la maggior parte dei settori, Antonello Ghezzi propongono una romantica inversione di tendenza finalizzata a sostituire, almeno per un’ora, l’universo artificiale del computer con la naturalezza delle tradizioni. Ancora uno specchio, dalle mille suggestioni, in "Attesa dell’amore", quello che negli anni ’20 arredava la sala d’attesa della Stazione Ferroviaria di Pistoia: Antonello Ghezzi si sono riappropriati di quell’oggetto, ritrovato per caso dai Vannucci della Galleria.

Fino al 14 febbraio, dal mercoledì al sabato (9.30-12 e 16.30-19.30) o il lunedì, martedì e la domenica su appuntamento.

Linda Meoni