
Possiamo riconoscere i segnali della nascita di una dittatura? Pensiamo di sì. Abbiamo letto Il Signore delle mosche, La fattoria degli animali, L’onda. All’origine di ogni dispotismo ci sono caos, conflitti e un radicato malcontento; in tale contesto emerge un capo carismatico (Ralph, il Vecchio Maggiore, il professor Ross) colui che riesce a radunare attorno a sé un’accolita di fedeli. All’inizio l’entusiasmo e la partecipazione collettiva fa credere che i problemi verranno superati. Contemporaneamente si diffondono simboli volti a compattare un gruppo. L’entusiasmo iniziale cede di fronte al dissenso che non viene tollerato e così emerge il lato oscuro: la violenza. Il dissidente è un nemico che deve essere eliminato.
La violenza si accompagna alla paura, un clima di tensione che avvolge il gruppo e a questo punto il gioco è finito. Non c’è spazio per i deboli né per chi si distingue dalla massa; ce lo insegna Piggy emarginato e bullizzato sebbene il più intelligente. Il capo non accetta che qualcuno lo superi in ingegno e tenderà a deriderlo e poi a sopprimerlo. Questo spiega perché chi esercita il potere cerchi di abbassare il livello di istruzione del proprio popolo perché teme ribellioni. Attenzione a questi segnali prima che sia troppo tardi!