LUCIA AGATI
Cronaca

La morte di Alfredo Rindi, addio a un tipografo e uomo speciale

Alla guida della storica tipografia, aveva creato anche un piccolo parco per gli animali. Amante della musica, fondò la Compagnia dell’Orso

Alfredo Rindi, storico tipografo e uomo dalle mille passioni

Pistoia, 12 luglio 2022 - Un uomo incredibile, Alfredo Rindi, animato da tante passioni e da una inesauribile energia che soltanto un malore improvviso, nel cuore della notte, ha potuto fermare. E un altrettanto incredibile storia personale che, con il tempo, lo ha collegato con tutte le possibili realtà della città, il lavoro sì, nella sua storica tipografia, ma anche la musica, la tradizione della Giostra dell’Orso e l’amore, grandissimo, per gli animali. Il primo pezzo scritto su di lui, su queste pagine, tanti anni fa, fu la fuga del canguro Luigi dal suo piccolo zoo sulle colline di Serravalle, un parco sempre aperto per i bambini. Alfredo Rindi era nato a La Spezia l’11 novembre del 1940, durante il bombardamento della città. "Fu, in qualche modo – ci racconta il figlio Paolo – il segno della sua forza vitale, che non lo ha mai più abbandonato". E proprio a La Spezia, a rivedere la casetta dov’era nato e vissuto, era andato domenica scorsa. Una giornata dedicata ai ricordi, senza alcun segno di malessere. Ma a mezzanotte si è sentito male, a casa, a Serravalle. E’ stato accompagnato in ospedale, ma non c’è stato niente da fare. Ed è Paolo, tipografo come il padre, a parlarci di lui. Paolo Rindi, lo ricordiamo, lega il suo nome al culto di San Jacopo poichè è ospitaliere della casa che accoglie i pellegrini in Sant’Andrea ed è delegato di Pistoia della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia, Capitolo Toscano. Gli stanno arrivando messaggi di cordoglio anche dalla Spagna.

"Il babbo aveva cominciato come operaio, in tipografia, ed è lì che aveva conosciuto la mamma Graziella. Insieme, negli anni Settanta, avevano poi rilevato la Tipografica Pistoiese che era stata fondata nel 1895. Dalla sede storica di San Vitale ci siamo poi trasferiti a Sant’Agostino, in via Montale, e una seconda tipografia è a Bagnolo, a Montemurlo. Si chiama Tipografica Cavaliere Alfredo Rindi, l’ho voluta intitolare io così perchè al riconoscimento di cavaliere del lavoro, che aveva ricevuto nel 1995, lui teneva moltissimo. Era un uomo speciale, aveva superato, negli anni Ottanta, un intervento avveniristico al cuore, a Maastricht “la folgorazione del fascio nervoso“, ne avevano fatti cinquanta in tutto il mondo".

E poi c’è il capitolo animali: "Erano la sua grande passione – racconta ancora Paolo – aveva un piccolo parco a Serravalle, con un po’ di terra. Quando c’era bisogno dava una mano anche allo zoo. Una volta accolse un lama che litigava con l’altro lama dello zoo e lo prese con sè. Ma poi gli prese anche una compagna perchè gli dispiaceva che fosse rimasto solo. Quel parco era sempre aperto per i bambini. Amava la musica. Nel 2002 aveva comprato le prime tre chiarine per il Drago e se si suona oggi, alla Giostra, è grazie a lui, che aveva fondato la Compagnia degli Orsi. Amava il suo Paese e la bandiera italiana sventolava sempre davanti alla tipografia. Ogni piccolo seme ha dato qualcosa". Alfredo lascia la moglie Graziella e cinque figli: Monica; Paolo e Francesca, che lavorano in tipografia, Valentina, che è arpista al Teatro Massimo di Palermo e Lorenzo, medico, che vive a Roma. La camera ardente sarà da oggi pomeriggio nelle cappelle del commiato della Misericordia, in via del Can Bianco. La messa domani, alle 16, nella chiesa di Santo Stefano a Serravalle.