Albergo popolare sicuro C’è il triage anti-contagio

Il Comune ha intensificato i controlli all’ingresso della struttura che accoglie una decina di senzatetto: "Tamponi per ospiti e personale"

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di Michela Monti

L’albergo popolare gestito dal Comune di Pistoia intensifica il servizio e, per fronteggiare l’accesso dei senzatetto della città in vista del freddo di stagione, garantisce un triage anti-contagio all’accesso della struttura e controlli periodici con tamponi sia al personale che lavora all’interno della struttura sia agli ospiti. È quanto previsto dal dirigente del servizio in questi giorni con un incremento di spesa di circa 40mila euro. L’albergo popolare di Pistoia è un servizio per l’accoglienza notturna per persone senza dimora o in stato di grave disagio socio-abitativo. Ogni anno, gli accessi alla struttura si intensificano con l’arrivo del freddo. All’albergo si accede tramite segnalazioni degli assistenti sociali presentandosi all’orario di apertura. Il servizio di accoglienza è garantito per tre notti consecutive ogni trenta giorni ed è rivolto ai residenti e non che siano uomini e donne maggiorenni, italiani e stranieri, persone prive di risorse abitative e senza impedimenti fisici tali da richiedere particolari forme di assistenza.

Per garantire la piena sicurezza durante la pandemia proprio in questi giorni, il dirigente dei servizi sociali ha previsto un triage all’accesso che consenta di individuare subito possibili portatori dell’infezione. Non solo saranno garantiti controlli anche al personale che ci lavora e agli ospiti durante la permanenza. "Viene previsto lo stesso tipo di sicurezza che è stato garantito a marzo – spiega la vicesindaco e assessore dei servizi sociali Anna Maria Celesti –. La cooperativa che gestisce la struttura farò tamponi a tutti gli ospiti e a chi ci lavora oltre alla sanificazione degli ambienti e il triage all’accesso".

Al momento il servizio di residenza temporanea dell’albergo popolare di Pistoia è al completo con dodici posti letto occupati mentre il servizio di prima accoglienza uomini ha ancora a disposizione tre posti letto, al completo quello delle donne. Ogni anno l’amministrazione comunale predispone uno specifico piano per l’emergenza freddo che porta a dover intensificare l’accoglienza sociale in strutture pubbliche per chi non ha una casa. Fino a primavera sono decine i posti messi a disposizione per fronteggiare il disagio sociale abitativo, un fenomeno che continua a destare preoccupazione. Si tratta di soluzioni che vengono attivate di concerto con Caritas e le altre associazioni che si occupano di sociale e che mettono a disposizione anche propri spazi. Per i pasti caldi ci si può rivolgere alla mensa don Siro Butelli.