REDAZIONE PISTOIA

Aiutodonna La mano tesa "Insieme contro la violenza"

La presidente della Sds, Anna Maria Celesti: "In due mesi già 28 chiamate"

I numeri non raccontano tutto, soprattutto non il dolore né la sofferenza. Ciò che possono però è spalancare gli occhi a chi crede che di violenza sulle donne non occorra più parlare: "In soli due mesi, i primi del 2023, abbiamo ricevuto già ventotto chiamate. La tendenza è presto immaginata: lo scorso anno, pur considerando il difficile momento post pandemico e le ripercussioni psicologiche sulle vittime di violenza, di telefonate nello stesso periodo ne arrivavano sette, forse otto al mese. È evidente che nulla si è fermato, ma anzi la situazione è peggiorata". A tracciare il quadro pur provvisorio ma già amaro è Anna Maria Celesti, presidente della Società della Salute Pistoiese (Sds), realtà cui fa capo il centro Aiutodonna gestito in collaborazione con la cooperativa Gruppo Incontro. In funzione dal 2006 quale centro pubblico di secondo livello, Aiutodonna si rivolge ai residenti di tutti i comuni in provincia di Pistoia che abbiano subito o subiscano violenze, maltrattamenti fisici, psicologici, economici, sessuali o stalking e fornisce una prima accoglienza telefonica, attraverso colloqui, assistenza psicologica, sociale e legale.

"Entrando nel dettaglio, si tratta di ventisei prese in carico e tre richieste di consulenze legali – continua Celesti –. Nel primo caso dunque è in corso di valutazione il percorso da offrire alla maltrattata, nel secondo invece si prosegue a un contatto con gli avvocati per decidere se ci sia o no il margine per procedere. Andando a rileggere il 2022, a contattare il servizio furono 156 donne. Per 110 di queste si trattava di un primo contatto; ottantatré sono invece quelle che sono rimaste in carico e che quindi seguono il percorso che gli operatori hanno indicato". La cura della donna in questo iter è totale e guarda a tutte le consulenze possibili affinché quella stessa donna possa dotarsi di tutti gli strumenti possibili per ricominciare.

"Si parte dall’ascolto per arrivare a progetti di inclusione lavorativa e abitativa, in ogni passaggio supportati da professionisti competenti in ciascuno degli ambiti. In questi diciassette anni di Aiutodonna sono molte le donne che sono riuscite a ripartire da zero. Non posso che destinare ancora una volta un messaggio importante a chiunque si senta in una condizione di disagio tale da presupporre una forma di violenza, sia essa fisica, psicologica o economica – è il monito di Celesti –: rivolgetevi al Centro, dove potrete trovare una risposta ai vostri problemi. Ma mi rivolgo anche a coloro che siano a conoscenza di episodi simili: dobbiamo essere in grado di costruire una rete perché solo così possiamo agire con efficacia. Pistoia devo dire che da questo punto di vista ha una rete molto forte, una comunità molto sensibile a questi temi. Infine un messaggio agli uomini che vale poi per tutti ed è un messaggio di tipo culturale. Perché solo attraverso il rispetto della persona e della dignità altrui si possono eliminare episodi violenti. La violenza, di qualsiasi natura essa sia, è un’aberrazione e come tale va trattata". Il centro Aiutodonna, ricordiamo, è contattabile allo 0573.21175 o via mail a [email protected].

linda meoni