Aiuti ad aziende e autonomi Come "tagliare" le bollette

Per le attività non energivore un contributo straordinario del 15 per cento della spesa come credito d’imposta

Anche le attività economiche non energivore protranno usufruire del credito di imposta in compensazione, relativamente all’aumento dei costi dell’energia elettrica. Lo rende noto Ceir-Consorzi energetici industriali riuniti, espressione di Confindustria Toscana Nord e Confindustria Toscana Sud-delegazione di Grosseto, che è impegnato nel fornire alle aziende associate assistenza e consulenza in campo energetico, e proprio per questo propone un servizio di verifica delle condizioni per accedere all’agevolazione e al calcolo della stessa. Un’opportunità importante – si spiega – per ogni azienda e persona dotata di partita Iva per ridurre i costi energetici è prevista nel decreto legge, oggi operativo, che ha fissato anche per le attività economiche non energivore un contributo straordinario del 15% della spesa sostenuta sulla componente energia, sotto forma di credito d’imposta in compensazione. Mentre questa possibilità era già presente per le aziende energivore, l’estensione del beneficio alle aziende non energivore si è concretizzato solo col Decreto legge 50 dello scorso 17 maggio, seppur con il successivo inserimento dell’applicazione del ‘de minimis’.

"In questa situazione così difficile sotto il profilo dei costi energetici Ceir si sente in prima linea per dare il suo supporto alle imprese, anche a quelle che per le loro caratteristiche non possono essere nostre consorziate – spiega Alessandro Caprilli Carrara, presidente di Ceir (nella foto) –. Da qui la decisione di effettuare il servizio di verifica dei requisiti e di calcolo del credito d’imposta secondo la logica che governa la nostra intera attività, che non avendo scopo di lucro non applica marginalità. Con questa iniziativa vogliamo sottolineare lo spirito di servizio con cui ci poniamo nel contesto economico del territorio". I soggetti interessati al servizio possono richiedere l’assistenza di Ceir scrivendo a [email protected]. Sono moltissime – fa sapere Ceir – le imprese che rispondono alle condizioni richieste per accedere al beneficio: è sufficiente, infatti, che siano dotate di contatori con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kilowatt e che nel primo trimestre 2022 abbiano sostenuto un prezzo di acquisto della componente energetica superiore del 30% rispetto al corrispondente prezzo medio dello stesso periodo del 2019.

p.c.