Accusato di abusi sulla nipotina. Arrestato dall’Arma lo zio trentenne

Le morbose attenzioni sarebbero iniziate quando la piccola aveva cinque anni

Si è avvalso della facoltà di non rispondere l’uomo di 33 anni, italiano, arrestato nella giornata di sabato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale pluriaggravata. Per anni avrebbe abusato della sua nipotina, da quando la piccola aveva cinque anni e fino all’età di dieci anni, quando la bambina, disperata ed esasperata, aveva trovato la forza di raccontare tutto alla mamma. L’uomo, difeso dall’avvocato Pamela Bonaiuti (foto) del foro di Prato, è stato interrogato ieri mattina, nel carcere di Pistoia, dal giudice per le indagini preliminari Patrizia Martucci.

La scelta, come ci ha confermato il suo difensore (la difesa è congiunta con l’avvocato Letizia Zabaroni), è stata quella di avvalersi dalla facoltà di non rispondere in attesa di prendere visione degli atti di indagine. Una strategia che, di solito, prelude a una successiva richiesta di interrogatorio da parte della persona indagata.

Una indagine che è stata breve, diretta dal sostituto procuratore Chiara Contesini. Sulla base degli elementi raccolti il magistrato aveva chiesto al gip l’emissione di una misura restrittiva. Richiesta accolta dal giudice Martucci che ha spiccato l’ordinanza eseguita sabato dall’Arma. Tra gli elementi raccolti ci sarebbe il telefono cellulare sequestrato dai carabinieri allo zio della bambina e che conterrebbe immagini che la ritrarrebbero anche senza vestiti.

Sempre tra gli atti di indagine che la difesa valuterà, c’è la denuncia che era stata presentata dai genitori della piccola e l’audizione protetta davanti agli inquirenti e nella quale la bambina, assistita da personale specializzato, aveva raccontato quello che era accaduto.

La denuncia risale allo scorso mese di agosto quando la piccola sarebbe stata sopraffatta dalle attenzioni dello zio, diventate ormai troppo pesanti. Si era confidata con la mamma che subito dopo aveva informato anche il padre. La piccola era stata anche visitata in ospedale.

red.pt.