GIACOMO BINI
Cronaca

A Celle il docufilm su Benvenuti. La famiglia Gori racconta l’incontro: "Le riprese fatte tra arte e natura"

Il regista Antonacci: "Abbiamo scelto il labirinto di Morris come metafora della mente dell’attore". Dal personaggio di Ivo il Tardivo alle ultime produzioni, l’analisi di un artista poliedrico e originale .

Il docufilm ’Io sono l’assente’ dedicato alla vita e alle opere di Alessandro Benvenuti inizierà dalle scene girate nei giorni scorsi dalla fattoria di Celle e in particolare nel labirinto realizzato nel parco dall’artista Robert Morris. Il docufilm che ha come regista Adamo Antonacci è prodotto dalla società Larione 10 di Alessandro Salaorni. "E’ stato proprio Alessandro Benvenuti a suggerire di girare le prime scene a Celle – spiega il regista del docufilm Adamo Antonacci – un luogo che lui conosceva già e al quale è molto legato. Abbiamo scelto il labirinto di Morris come metafora della mente dello stesso Benvenuti dove noi col docufilm tentiamo di entrare e lo facciamo utilizzando uno dei personaggi più noti e importanti da lui creati, Ivo il Tardivo, di cui Alessandro ha di nuovo rivestito i panni". "Ivo il tardivo" è uno dei film più noti di Benvenuti, uscito nel 1995, gli è stato dedicato anche un libro intitolato "Indagine su una pellicola folle e straordinaria" i cui autori Philippe Chellini, Enrico Zoi e lo stesso Benvenuti ricostruiscono la lavorazione di un’opera che dopo trent’anni dalla sua uscita ha ancora molto da dire sulla realtà del nostro tempo. Il labirinto di Morris rappresenta perfettamente la complessità della personalità e del percorso creativo di Benvenuti, un artista estremamente poliedrico e di difficilissima catalogazione, che ha saputo inventare cose nuove in tanti campi artistici, dal cinema alla musica, dal teatro alla straordinaria e personalissima elaborazione della stessa lingua italiana. Benvenuti si è espresso anche nella pittura tanto che alcuni suoi disegni saranno di ispirazione ai titoli di testa del docufilm.

"Alla fattoria di Celle abbiamo ricevuto un’accoglienza favolosa da parte della famiglia Gori – dice Antonacci – e abbiamo avvertito subito il rapporto tra arte e natura che si respira nel parco. Abbiamo fatto alcuni sopralluoghi e prima di girare abbiamo fatto delle prove utilizzando come controfigura il nostro produttore Alessandro Salaorni, poi è venuto anche Alessandro Benvenuti ed abbiamo girato le scene nel labirinto di Morris, da cui partirà il docufilm". "Alessandro Benvenuti è un vecchio amico della nostra famiglia – dice Stefania Gori – siamo stati tutti molto contenti di accoglierlo insieme a tutti i componenti dello staff della produzione, gli abbiamo fatto festa quando è arrivato e lui ci ha detto che lo abbiamo fatto sentire come in famiglia". Del resto da sempre a Celle tutti gli artisti si sentono come a casa propria e Alessandro Benvenuti non ha fatto eccezione. L’attore e regista fiorentino ha reso omaggio a Celle con un poetico post pubblicato sul suo profilo facebook in cui racconta l’incanto del luogo a partire perfino dal parcheggio situato in un prato fiorito di margherite.

Giacomo Bini