STEFANIA TAVELLA
Sport

Scherma, la lettera aperta degli studenti delle De André a Macchi. "Il nostro campione. Orgogliosi di Filippo»

È il 15 giugno 2025, e l’entusiasmo è alle stelle. Io e i miei amici non stiamo più nella pelle:...

Filippo Macchi, il terzo da sinistra, esulta con la Nazionale Italiana di Scherma

Filippo Macchi, il terzo da sinistra, esulta con la Nazionale Italiana di Scherma

È il 15 giugno 2025, e l’entusiasmo è alle stelle. Io e i miei amici non stiamo più nella pelle: domani iniziano gli Europei di fioretto maschile individuale, e avremo l’onore di tifare dal vivo per il nostro atleta preferito, Filippo Macchi. Abbiamo preparato cartelloni, bandiere e cori: manca solo chiudere le valigie. L’adrenalina è palpabile, e il pensiero di assistere a un evento così importante ci tiene svegli tutta la notte. Il 16 giugno, appena arrivati a Genova, ci immergiamo subito nell’atmosfera elettrizzante del palazzetto. I gironi iniziano e Filippo parte fortissimo: cinque vittorie e una sola sconfitta. Il pubblico lo sostiene con il cuore in mano, e noi, sugli spalti, urliamo fino a perdere la voce.

L’energia è contagiosa, e le nostre speranze crescono di assalto in assalto. Nel tabellone ad eliminazione diretta, Macchi affronta e supera anche un avversario tedesco nei sedicesimi di finale. L’incontro è tirato, combattuto, ma alla fine è lui ad alzare la lama al cielo. È un momento esaltante: l’orgoglio e la commozione ci travolgono. Purtroppo, il sogno si infrange agli ottavi di finale, dove Filippo viene sconfitto per 15-13 dall’ungherese Duma. È una delusione amara, che ci lascia senza parole, ma anche consapevoli di aver assistito a una grande prova di talento, grinta e determinazione. Filippo non ha vinto una medaglia, ma ha vinto il nostro rispetto e il nostro affetto. Per noi, resta un campione vero.

La gara però ha portato comunque grandi soddisfazioni all’Italia: Guillaume Bianchi ha conquistato la medaglia d’oro, regalando al pubblico un’emozione indescrivibile e confermando il valore della nostra nazionale. Un successo che porta soprattutto la firma del Commissario Tecnico Simone Vanni. È anche grazie alla sua visione e alla sua preparazione se Bianchi ha potuto esprimersi al meglio e salire sul gradino più alto del podio. Noi continueremo a seguirli ovunque. Perché chi ama la scherma… segue il campione.

Gli studenti della De André: Alessandro Martinelli, Luca Gattuso e Matteo Bucchi

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