Pisa, 5 maggio 2025 – Mone e Pippo, Pippo e Mone. Due fratelli inseparabili, due attaccanti che hanno scritto la storia del calcio italiano con gli scarpini ai piedi, e che adesso siedono in panchina, nel ruolo di allenatore. Il nome di Filippo Inzaghi sarà per sempre legato a doppio filo con quello del Pisa Sporting Club, grazie a una promozione straordinaria. Un viaggio lungo, fatto di tanti alti e pochi bassi, tanti pomeriggi di sole e poca paura. Una cavalcata che ha riportato i nerazzurri in Serie A dopo 34 anni, una vita.
E durante tutto questo lungo tragitto, il Pisa ha avuto un tifoso decisamente illustre. Perchè “l’altro nerazzurro“, Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, non si è perso neanche una partita di Pippo, sostenendolo come un tifoso vero. Oggi, con la matematica che ha benedetto la stagione del Pisa, Simone Inzaghi ha voltuo mandare un messaggio al fratello Pippo, in esclusiva sulla colonne de La Nazione, per celebrare un’altra impresa.

“Tutti conoscono il legame che ho con Pippo , non è un rapporto dí normale fratellanza, ma va oltre. Si tratta di una simbiosi perfetta,nella vita privata, come nella professione. I suoi successi sono i miei e viceversa. Sono stato molto felice quando ha scelto di venire a Pisa, aveva altre importanti offerte, ma Pisa, a mio parere, era l’ambiente perfetto per lui. Una società gloriosa, una dirigenza seria e preparata, una tifoseria con un grandissimo entusiasmo.
Ed ero convinto che tutte queste componenti, insieme alle grandi capacità di Pippo, potessero portare grandi risultati. Anche se mai avrei pensato ad una cavalcata trionfale come quella che tutti insieme hanno fatto. Devo dire però che nell’amichevole che ho fatto con l’inter questa estate, ho percepito una energia ed atmosfera magica. In quell’occasione rimasi molto impressionato e di conseguenza aumentò la mia fiducia. Non nascondo che compatibilmente con i miei impegni, ho seguito tantissime partite del Pisa, sono diventato un suo tifoso accesissimo. Vedo Pippo felice e per me tutto questo rappresenta un regalo enorme.
Devo fare i complimenti a tutti, ai ragazzi che conosco oramai benissimo, avendoli visti giocare tantissime volte , complimenti alla dirigenza che ha fatto un lavoro grandissimo e poi un applauso gigante alla tifoseria che ha accompagnato ovunque questa squadra, con un calore ed una passione infinita .
La vittoria come sempre è di tutti , ogni componente è stata fondametale. Hanno creato un gruppo , squadra, dirigenza e tifosi granitico, il segreto di ogni grande percorso. Ci si vede il prossimo anno in Serie A. Avete fatto un capolavoro”.
Una visione esterna, a tinte milanesi, tra una partita di Champions League e l’altra, ma anche molto vicina, fatta di passione e di cuore. Perchè alla fine, chiudendo gli occhi, oggi non c’è un pisano che non sogna di viverlo quell’abbraccio tra i fratelli Inzaghi, illuminati dai maxi riflettori di San Siro, per la sfida di cartello Inter-Pisa. Una sfida che vale una vita, una carriera, o anche semplicemente un sogno. Perchè Pisa ieri è andata a letto bambina, felice e appagata. Un po’ come Mone e Pippo, due bambini che sognavano di scrivere la storia del calcio dalla loro cameretta di Piacenza. E si potrebbe quasi dire che ci sono riusciti...
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