
Le maglie del Pisa edizione 2021/22
Pisa, 18 luglio 2021 - Nerazzurri e basta. Senza, inserti, bordi e altre variazioni. A strisce verticali, ovviamente. Le più sottili possibili. La prima maglia del Pisa edizione 2021/22, anche quest'anno griffata Adidas, è più di un ritorno alle origini, quasi primi vagiti. Era così, infatti, anche quella disegnata negli acquerelli di Giovanni che nell'aprile 1909, ebbe la meglio su tutte le altre e divenne segno di riconoscimento di Pisa nel mondo del pallone. «Il primo modello scelto dalla neonata società fu utilizzato fino al 1915 – scrivono Luca Salvadori e Marco Castellano in “Solo per la maglia” -: era a girocollo, anch'esso nerazzurro, e aveva un'ampia apertura fino all'altrzza dello stomaco chiusa da lacci». Al netto di sponsor e logo tecnico, l'unica variazione cromatica e la croce pisana sul petto, ma anche questo è un richiamo alla tradizione, neppure troppo velato: a parte la foggia del colletto e le dimensioni delle strisce verticali, infatti, la prima variazione cromatica sulla prima maglia del Pisa risale al 1947-48 ed è proprio la croce pallata, smpre posizionata sul petto, ma in alto a destra.
L'innovazione, invece, è tutta nella seconda maglia, coloro oro o sabbia, un inedito assoluto nella storia dello Sporting Club. O quasi perchè ad essere pignoli, una tonalità simile fu utilizzata da Esasport nell'1998-99 per la prima maglia dei portieri. Il precedente, invero, è anche beneaugurante dato che in quella stagione il Pisa di D'Arrigo stravinse il campionato di C2.
Infine la terza maglia, di colore verde, tonalità gramigna, una peculiarità relativamente recente nella storia del Pisa, rilanciata nella gestione Corrado che ha aveva scommesso sul verde anche nel 2019-20. In precedenza il verde fu indossato solo nell'1988-89 e per la quarta maglia (allora con bordi bianco verdi), indossata in una sola occasione (sconfitta per 2-1 a Roma).