
I due volti del Pisa. Nella ripresa è irresistibile
di Michele Bufalino
Una medaglia ha sempre due facce e non è da meno anche il Pisa Sporting Club di Luca D’Angelo che cambia volto a seconda del momento della partita. Le statistiche rivelano infatti un difetto e due pregi per la truppa nerazzurra, alle prese con la sua rincorsa playoff per cercare un posto al sole nella griglia per gli spareggi che portano alla Serie A. In questo campionato di Serie B c’è infatti un Pisa quasi imbattuto e uno che veleggia addirittura in zona playout. Si tratta dei risultati maturati nei primi e nei secondi tempi di questo torneo cadetto. Se infatti le partite terminassero al 45’, i nerazzurri avrebbero collezionato solo 30 punti e si troverebbero al diciassettesimo posto davanti a Brescia, Cittadella e Cosenza, in lotta per non retrocedere con Perugia, Venezia e addirittura Cagliari, quest’ultime con 32 punti.
Un dato significativo che mostra come il Pisa abbia subito 16 reti (più della metà di quante ne ha incassate complessivamente) segnandone 14. A trionfare, nel primi 45 minuti, sarebbe il Genoa, che ha collezionato 48 punti subendo solo 8 reti nei primi tempi, davanti a Parma con 46 e Frosinone con 45 punti. Numeri che si incrociano con le statistiche delle ultime 5 partite casalinghe, nelle quali la squadra di D’Angelo ha sempre subito gol per prima e sempre nei primi tempi per un difetto su cui c’è ancora molto da lavorare. Nei secondi tempi invece il dato si ribalta completamente a favore dei nerazzurri che, se le partite si svolgessero a partire dal 46’ in poi, avrebbero conquistato ben 50 punti, con due sole ipotetiche sconfitte, 24 reti fatte (secondo miglior dato del torneo) e 11 reti subite. Questi numeri invece esaltano, di fatto, i cambi dalla panchina, vera delizia del gioco nerazzurro.
Ben 16 delle 24 reti segnate nei secondi tempi arrivano da giocatori subentrati dalla panchina, cui Ernesto Torregrossa resta il leader con 3 reti segnate, mentre Sibilli lo segue di una incollatura al secondo posto insieme a Masucci. A corroborare ulteriormente questa tesi sono le reti segnate dal 76’ fino a oltre il 90’, con il Pisa che, in quel caso, sarebbe addirittura secondo in classifica a soli 3 punti dal Genoa. Le reti della panchina e i punti virtuali ottenuti nei secondi tempi sono a ben vedere due pregi che si contrappongono al rovescio della medaglia dei primi tempi. A premiare il gioco di D’Angelo è infine anche la statistica relativa alla gestione D’Angelo. All’intervallo, nelle 22 giornate in cui il tecnico è stato in panchina, i punti ottenuti dal Pisa sarebbero 26, mentre nei secondi tempi 48. Il dato reale è comunque incoraggiante perché dai 26 punti dei primi tempi si passerebbe comunque a 40, di fatto con un guadagno netto di 14 punti. E pensare che invece, Rolando Maran, nelle sue 6 partite del girone d’andata, aveva fatto esattamente il contrario, con 4 punti nei primi tempi e 2 nei secondi tempi.