
Henrik Meister (. foto Del Punta
di Lorenzo Vero
Spregiudicato e fisico sul campo, timido ed essenziale davanti a un microfono. Henrik Meister si è presentato, nel corso di questa sosta per le nazionali, in conferenza stampa. La prima occasione di parlare con il danese dopo che il Pisa in estate ha deciso di riscattarlo: "Sono molto contento di essere stato acquistato a titolo definitivo e ad aver firmato un contratto a lungo termine. Mi sento molto bene di essere qui". D’altronde, l’Italia è l’Italia: "Il clima è bello, il cibo ottimo. Poi a Pisa i tifosi sono incredibili. Sono molto felice qui". In questo inizio di campionato ha avuto la fiducia del club e dell’allenatore. Lui, insignitosi della maglia numero 9, è partito dal primo minuto sia contro l’Atalanta (facendo scaturire l’autogol di Hien) e con la Roma: "Penso di aver iniziato bene la stagione. Con la Roma ho avuto qualche occasione, poteva andare meglio, ma ce ne saranno altre per trovare il gol".
Nessun obiettivo personale prefissato nella sua testa: "A quelli antepongo il bene della squadra. Se si raggiungono gli obiettivi collettivi, di conseguenza, possiamo trovare quelli personali". Nei suoi nove mesi trascorsi in Toscana, Meister ha avuto l’opportunità di lavorare prima con Inzaghi, poi con Gilardino: "Ogni allenatore ha le proprie idee, il proprio stile. Inzaghi è più passionale, Gilardino è più rilassato, ma il suo modo di giocare calza perfettamente al mio stile". Sin dalle amichevoli, infatti, l’allenatore lo ha posto in cima al suo 3-4-2-1, chiedendogli molti duelli uno-contro-uno (nelle prime giornate ha affrontato Hien e Mancini), disputando due buone gare, nel tentativo poi di sfruttare la sua velocità in allungo quando lanciato. Meister è molto consapevole delle proprie caratteristiche, dei suoi pregi e dei suoi difetti, come da lui stesso dichiarato: "Sono molto veloce e reattivo, fisico, gioco bene con il pallone tra i piedi. Dove devo migliorare? Nel gioco di squadra e giocare spalle alla porta". Verso fine conferenza sembra più sciolto, e fa anche due battute. La prima è riguardo al Fantacalcio, novità alla quale l’ambiente Pisa si dovrà abituare: "Lo conosco, ma non ci gioco. Un consiglio? Non prendetemi!". Infine, alla domanda circa i suoi colleghi, ossia quale sia il miglior attaccante della Serie A, scherzando ha esordito con: "Dopo di me?" quindi la risposta: "Lukaku".
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