
Esperienza, muscoli e qualità cercansi: il calciomercato estivo dovrà portare in dote ad Alberto Gilardino una bella dose di novità per il reparto di centrocampo. Al momento gli spifferi e le trattative concluse da Giovanni Corrado e Davide Vaira si sono concentrati quasi esclusivamente su difesa e linea offensiva: ne sono un esempio gli innesti di Matues Lusuardi e Jeremy Mbambi - seppur quest’ultimo, vista la giovanissima età (è nato nel 2008), sia destinato a fare la spola tra Primavera e prima squadra -, così come i costanti colloqui intrattenuti con gli entourage di Juliàn Vignolo e Mariano Troilo, al pari delle voci che accostano allo Sporting Club profili del calibro di Giovanni Simeone, Mbala Nzola e Patrick Cutrone. A livello squisitamente numerico, però, l’attacco e la difesa della compagine nerazzurra sono provviste delle necessarie alternative: nelle prossime settimane arriveranno i rinforzi necessari ad alzarne la qualità e il tasso di esperienza, è ovvio, ma per il momento Gilardino può impostare il lavoro con i calciatori a disposizione. Discorso differente invece per il reparto mediano nel quale, complici anche le partenze di Abildgaard e Solbakken al termine dei periodi di prestito, è rimasto il solo Marius Marin come rappresentante dei giocatori etichettabili da "prima fascia". Il romeno-pisano in carriera vanta una partecipazione, da titolare, alla fase finale di un Campionato europeo con la Romania: con la casacca della propria nazionale la bandiera nerazzurra ha accumulato 30 presenze, quasi tutte da titolare. Attorno a Marin però non ci sono altri centrocampisti con il medesimo pedigree: troviamo molti elementi che nell’ultimo torneo cadetto hanno fatto la differenza, ma sono completamente a digiuno di gare "pesanti" e avversari di spessore da marcare e tenere a bada. Un particolare di importanza primaria, perché tra poco più di un mese lo Sporting Club si troverà ad affrontare compagini infarcite di giocatori di questo tipo. È per questo motivo che sul taccuino della coppia dirigenziale nerazzurra c’è proprio il nome di Markus Solbakken: il norvegese ha il pedigree necessario a colmare in parte il gap accusato, sulla carta, finora con il resto della concorrenza. Anche lo statunitense Tanner Tessmann avrebbe risposto a pieno a questa esigenza, ma dopo la riammissione del Lione alla Ligue 1 la trattativa per il suo passaggio in nerazzurro si è complicata maledettamente.
M.A.
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