
Su 15 conclusioni totali, solo il 33% è stato indirizzato verso la porta avversaria. Grande attitudine e concentrazione nell’inizio di questa nuova stagione .
di Lorenzo Vero
Due giornate trascorse di campionato, trentasei rimaste. Siamo appena all’inizio, ma i primi due incontri giocati dal Pisa in questa Serie A mettono già a disposizione dei numeri per poter analizzare quanto messo in campo dalla squadra di Alberto Gilardino nelle due ottime sfide contro l’Atalanta e la Roma. Due partite che hanno seguito tatticamente lo stesso copione, contro due squadre intrise dalla cultura di Gasperini, schierate con il 3-4-2-1 e difendenti uomo contro uomo a tutto campo.
Data l’oggettiva disparità di valori sul campo, il Pisa ha deciso (probabilmente costretta) a lasciare il pallino del gioco agli avversari, mantenendo il 33,2% del possesso palla. Numeri bassi, ma non rinunciatari: il Pisa si è sempre mostrata pronta e reattiva a sfruttare le occasioni a disposizione, attaccando spesso la porta. Sì, ma forse è proprio questo il fondamentale sul quale il Pisa dovrà maggiormente lavorare: il tiro in porta. Su 15 conclusioni totali, soltanto il 33% è stato indirizzato verso la porta avversaria (5, a fronte dei 10 fuori).
In questo frangente, pesano gli errori di misura di Meister e Aebischer contro la Roma. Poco giro palla, grande attacco verso la porta avversaria e alla ricerca della verticalizzazione. Una trama che dovrebbe cambiare a partire dalla prossima partita. Con l’Udinese all’Arena è presumibile che il Pisa sia chiamato a dover mantenere maggiormente il possesso e cercare di far venire fuori la formazione di Runjaic. Da questo punto di vista, migliorabile anche il dato dei passaggi riusciti, che dopo centottanta minuti di campionato risulta al 71%.
Buono, ma sempre migliorabile. Molta aggressività e molto agonismo è stato messo in campo dalla squadra di Gilardino: 53% il dato relativo ai contrasti vinti, mentre i duelli sono al 48%. Sono maggiori i falli commessi dai nerazzurri (24) rispetto a quelli che hanno subito (16).
I numeri parlano, e questi evincono dinamismo, ma anche un po’ di imprecisione da parte di un Pisa che però è senza dubbio ha mostrato una grande attitudine e concentrazione in questo inizio di stagione.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su