Difendere la zona playoff Nerazzurri, serve lo sprint

Un girone di ritorno con 17 punti, la squadra di D’Angelo sarebbe decima. E il rendimento offensivo è calato drasticamente: solo 5 gol dagli attaccanti.

Difendere la zona playoff  Nerazzurri, serve lo sprint

Difendere la zona playoff Nerazzurri, serve lo sprint

di Michele Bufallino

A 540 minuti dalla conclusione del campionato Cadetto, tutto è ancora in gioco e tutto è ancora da decidere sia per quanto riguarda la promozione diretta, sia playoff, playout e zona retrocessione. Nonostante una prestazione più che positiva contro il Cagliari, in una partita giocata a viso aperto dagli uomini di Luca D’Angelo, terminata 0-0, i nerazzurri sono in netto calo in questo girone d’andata e rischiano di uscire dalla zona che conta. Era da dicembre infatti che il Pisa non scivolava fino all’ottavo posto in classifica e adesso il vantaggio nei confronti della nona posizione si è assottigliato a soli 3 punti. I nerazzurri si trovano infatti a quota 46 lunghezze e dietro di loro hanno il Palermo a 43, ma anche il Modena a 42, il Como a 40 e, soprattutto, la Ternana, prossimo avversario dei nerazzurri, anch’essa a 40 punti. La sfida con gli umbri di domenica alle 16.15 al Liberati di Terni diventa uno scontro diretto, in un momento in cui il Pisa ha perso punti da tutte le squadre con cui è in lotta.

Se infatti si tiene conto della classifica del girone di ritorno, con queste prime 13 giornate, i nerazzurri si trovano a quota 17 punti con 4 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte, 12 gol fatti (meno di un gol a partita) e 10 subiti. Il Genoa guida a 28 (+11), seguito da Frosinone a 27 (+10), Bari e Sud Tirol a 26 (+9), quindi il Cagliari a quota 22, il Parma a 20, il Palermo e il Cosenza a 19 e il Como a 18 punti. I numeri, specialmente in attacco, non premiano la formazione di D’Angelo. Solo 5 gol su 12 (con due rigori) sono arrivati dalla batteria di attaccanti formata da Masucci, Gliozzi, Moreo e Torregrossa. Un bottino molto magro da parte del reparto avanzato. Nelle prime 13 partite del girone d’andata infatti, i nerazzurri avevano segnato ben 21 reti, mentre nelle sole 7 partite in cui D’Angelo è stato in panchina il Pisa è andato a segno 14 volte, ben 2 in più. Problematiche "di testa", come ha definito Luca D’Angelo nelle ultime occasioni in cui ha potuto analizzare le partite, ma anche di gioco e di produzione offensiva, con ben poco cinismo. Occorre però precisare che basterebbe un piccolo ruolino positivo per ribaltare totalmente la situazione. Il quinto posto infatti è lontano solo 2 punti, con i 48 punti della Reggina che, presumibilmente, potrebbe essere penalizzata dalla giustizia sportiva dopo i due mancati pagamenti dell’Irpef. Sono sei invece i punti di ritardo sul quarto posto (occupato dal Sud Tirol) che, a conti fatti, è lontanissimo e, per raggiungerlo, la squadra di D’Angelo dovrebbe riuscire a recuperare un punto a partita. Difficile, se non quasi impossibile.

D’Angelo intanto spera di poter recuperare almeno Tomas Esteves per la prossima sfida, mentre Touré e Masucci sono ancora ai box. Oggi, all’Arena Garibaldi, amichevole a porte chiuse contro la formazione Primavera di Marco Masi.