LORENZO VERO
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Bonfanti e l’impatto con il nuovo tecnico. E Denoon ammette: "Qui per crescere e migliorare». "Gilardino? Mi piace tantissimo»

Il reparto difensivo del Pisa è folto. Oltre ai già presenti Caracciolo, Canestrelli e Calabresi si sono uniti Lusuardi, Raul...

Il reparto difensivo del Pisa è folto. Oltre ai già presenti Caracciolo, Canestrelli e Calabresi si sono uniti Lusuardi, Raul Albiol, Mbambi, Denoon (foto sopra) e Giovanni Bonfanti (foto sotto). Questi due hanno parlato in conferenza stampa assieme. "La competizione con la squadra è sana e importante per imparare" – dichiara lo svizzero, soprattutto con un esperto come Albiol: "È importante poter guardare lui, cercare di rubargli qualcosa". Stesso concetto ribadito da Bonfanti: "Una fonte d’ispirazione, avere un giocatore con cui allenarsi ci può dare tanto, anche solo parlandoci".

Quest’ultimo ha firmato il contratto proprio l’ultimo giorno di mercato: "C’è stata un po’ di attesa e sono contentissimo di essere tornato qui. Il mio agente era al lavoro e mi aggiornava continuamente". Il difensore classe ‘03 è tornato dopo un’estate trascorsa a lavorare con l’Atalanta: "Ho avuto la fortuna di poter lavorare in questi ritiri con grandi giocatori, con giocatori di alto livello. Secondo me, se mentalmente siamo predisposti di poter giocarci le nostre carte, ognuno può avere la propria chance. Sì, i top club sono top club, ma non siamo così inferiori".

Immancabile un commento su come ha trovato l’ambiente Pisa, tre mesi dopo: "In questa settimana ho avuto la possibilità di conoscere mister Gilardino. Mi trovo benissimo con la sua idea di calcio, non così distante rispetto a quella di Inzaghi. Per il vecchio blocco non ci sono problemi con l’idea di gioco". Tornando a Denoon, il difensore ha raccontato il suo impatto: "Ci sono tante grandi squadre in Italia, una Lega di incredibile qualità. Per uno che fa il centrale deve entrare in confidenza con la tattica, ma anche con molta più qualità. Obiettivo personale? Migliorare il più possibile, imparare il più possibile, e giocare il più possibile".

Lorenzo Vero

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