MICHELE BUFALINO
Sport

Pisa-Monza: quando Corrado ha lavorato per Berlusconi

L’attuale presidente nerazzurro è stato manager di Fininvest. Per questo l’ex premier lo avrebbe voluto al Milan con Galliani

Il presidente del Pisa Corrado e Adriano Galliani. Avrebbero potuto lavorare insieme

Pisa, 29 maggio 2022 - Oggi sarà una gara speciale anche per i due presidenti di Pisa e Monza, sotto tanti punti di vista. Le loro vite si sono incrociate, adesso si ritrovano «nemici» sugli spalti. Per i presidenti di Pisa e Monza Giuseppe Corrado e Silvio Berlusconi la finale playoff assume toni molto particolari.

COLLABORAZIONE - Per anni infatti i due hanno collaborato a stretto contatto e nel 1998 Corrado era passato a lavorare proprio per il Cavaliere alla Fininvest. Dopo una lunga carriera durata ben 3 lustri alla Barilla il presidente del Pisa era passato a Pagine Utili e poi a Medusa, guadagnandosi la fama di dirigente capace e competente, prima di concludere i rapporti nel 2015, quando iniziò l’assalto al Parma Calcio, poi fallito e il successivo approdo alla società nerazzurra, rilevata con Enzo Ricci da Fabio Petroni dopo una estenuante trattativa durata mesi. Eppure il destino di Giuseppe Corrado e anche del Pisa sarebbe potuto essere diverso nel 2006, l’anno in cui l’Italia vinse gli ultimi Mondiali. Un anno prima che il Milan vincesse la sua ultima Champions nel 2007 contro il Liverpool, Berlusconi fu sul punto di affidare la direzione sportiva del Milan proprio a Corrado, volendolo affiancare a Galliani. Alla fine però, il matrimonio non si fece. Chissà quale sarebbe stata la storia degli ultimi 15 anni del Milan e degli ultimi 6 anni del Pisa se l’attuale numero uno nerazzurro si fosse vestito di rossonero. E chissà anche quale sarebbe stata la storia di Corrado, juventino doc, se fosse finito al fianco di Galliani nella riorganizzazione del Diavolo.

SLIDING DOORS - Nelle sliding doors del calcio italiano, le suggestioni restano potenti. Si rinnoverà anche al ritorno all’Arena questo duello tra presidenti, ma il Cavaliere è legato alla città toscana per più di un motivo. Berlusconi infatti ha sempre coltivato un sincero rapporto di amicizia con la famiglia Anconetani che risale fin dai tempi in cui il Pisa militava in Serie A, ma anche dopo. Al primo fallimento del club nerazzurro nel 1994 infatti, Berlusconi offrì un ruolo di osservatore all’ex presidentissimo che nei suoi ultimi anni lavorò per il Milan. Troppo era il rispetto del Cavaliere nei confronti di Anconetani, troppa l’ammirazione per chi aveva inventato, di fatto, la figura del procuratore, attraverso anche un archivio di più di 50 mila giocatori, uno sterminato tesoro attraverso il quale poter cercare i campioni del domani. Pisa-Monza però sarà anche una sfida tra due magnati, Berlusconi e Knaster. Il primo, nei suoi anni brianzoli, non ha badato a spese per cercare di portare il Monza in Serie A e da almeno 3 anni è la compagine lombarda è regina del mercato. Il secondo invece, dopo aver iniettato nelle casse societarie del Pisa quasi 40 milioni di euro, tra mercato progetti infrastrutturali come la nuova Arena Garibaldi e il centro sportivo, alla base del futuro nerazzurro, ha lasciato il progetto tecnico nelle mani di Corrado, il quale sta cercando di spendere con oculatezza e di procedere per gradi, per arrivare un giorno ad assaporare, dopo oltre 31 anni, nuovamente palcoscenici importanti.