
I due giocatori che graviteranno alle spalle del centravanti saranno la chiave tattica di mister Gilardino, che ha abbondanza nel reparto
Dare tutto, spingere fino al limite delle proprie possibilità e poi lasciare il testimone al compagno più fresco, con la consegna di portare a termine il lavoro e raggiungere l’obiettivo di squadra. L’abbondanza di scelte e alternative, dopo il recupero di tutto o quasi i componenti del gruppo, mette Alberto Gilardino nella lusinghiera condizione di dover fare valutazioni approfondite sulla scelta dei titolari da schierare domani pomeriggio e, forse con ancor maggiore attenzione, dei giocatori da portare in panchina e da sfruttare a partita in corso. Le gare disputate contro Atalanta e Roma hanno lasciato in eredità al "violinista" la conferma dell’importanza dell’impatto delle riserve. A Bergamo i nerazzurri lombardi, dopo aver cambiato l’intera linea offensiva a metà ripresa, non hanno più impensierito il dispositivo difensivo del Pisa. Che, da par suo, dopo la sofferenza della prima parte del secondo tempo, proprio grazie ai ricambi è riuscito a ripristinare l’assetto e controllare il pareggio.
Discorso differente per il match con la Roma, domata fino all’intervallo e difficilmente arginabile in avvio di ripresa, quando dalla panchina giallorossa si è alzato un campione come Dybala. Ma, e qui torniamo all’importanza delle sostituzioni, con l’ingresso dei vari Cuadrado, Stengs e Nzola il Pisa, nella parte conclusiva della sfida, è riuscito a riguadagnare terreno e fiducia. I ballottaggi principali che animano la vigilia in casa nerazzurra trovano posto principalmente sulla trequarti, dove Tramoni, Moreo, Stengs, Lorran e Cuadrado si giocano due posti.
Fin dalla prima uscita nel ritiro di Morgex mister Gilardino ha mostrato grande reattività nell’interpretazione dei diversi momenti della gara, rispondendo con mosse tattiche precise e puntuali. Verosimilmente domani, a differenza delle prime due giornate di campionato, il Pisa svolgerà con maggior frequenza il compito di costruire il gioco e, di conseguenza, potrebbe essere più proficuo schierare sulla trequarti una coppia di giocatori portata alla giocata nello stretto e al dialogo. Buone chance di indossare una maglia da titolare, quindi, per Tramoni e Stengs, che potrebbe così vivere anche il debutto dal primo minuto dopo l’esordio assoluto contro la Roma.
L’olandese è in ballottaggio con Moreo, mentre Lorran e Cuadrado partono leggermente più indietro: il brasiliano deve completare il fisiologico ambientamento, il colombiano invece – per sua diretta ammissione – non è ancora al top della forma e potrebbe risultare più efficace a partita in corso. Il secondo dubbio riguarda la terza maglia da assegnare nel pacchetto difensivo. Detto che Canestrelli e Caracciolo sono inamovibili – almeno fino a quando Raul Albiol non raggiungerà un livello di condizione sufficiente -, il ruolo di centrale di sinistra balla tra Lusuardi, Denoon e l’ultimo arrivato Bonfanti. Che, per abitudine a giocare in questa posizione e conoscenza dei compagni, ha qualche carta in più da giocare al tavolo di mister Gilardino. Viceversa, l’italo brasiliano e lo svizzero sono con il tecnico biellese da inizio ritiro e hanno un rodaggio migliore dei meccanismi del gioco richiesto.
M.A.
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