ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Pisa

Pisa: Weekend con porte aperte in due case museo

Appuntamento il 6 e 7 aprile per le Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri, iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Case della Memoria

Museo Casa Carducci

Museo Casa Carducci

Pisa, 4 aprile 2024 – La provincia di Pisa protagonista in occasione delle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri. Partecipano all’evento il Museo "Casa Carducci" di Santa Maria a Monte e la Collezione Carlo Pepi a Crespina Lorenzana. Promosse in tutta Italia nel fine settimana del 6 e 7 aprile dall’Associazione Nazionale Case della Memoria, quest’anno sono dedicate al tema “Memorie in viaggio”. Due giorni in cui le case museo di tutta Italia apriranno le porte per consentire al pubblico di scoprire le case dei Grandi che sono nati o hanno vissuto nel nostro Paese. Sono ben 33 le case museo della Toscana che prendono parte alla terza edizione della manifestazione. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Nazionale Case della Memoria, anche quest’anno ha ricevuto il patrocinio di Icom Italia e del Ministero della Cultura. Hanno potuto aderire tutte le case dei personaggi illustri italiani, non solo quelle facenti parte dell’Associazione. Fino al 5 aprile sono possibili le iscrizioni da parte del pubblico, collegandosi al sito www.casedellamemoria.it, dove è presente l’elenco delle case partecipanti con le indicazioni per prenotarsi. Le attività proposte: Una visita guidata gratuita porterà i presenti alla scoperta della mostra permanente "Tenero Gigante", 26 opere tra dipinti e disegni realizzati dall'artista Antonio Possenti. La mostra è una lettura "intima" di eventi, personaggi e luoghi della vita del poeta. Un Carducci familiare quello di Possenti: è il Carducci innamorato dei cipressi di Bolgheri di "Davanti San Guido", della Bologna silenziosa di "Nevicata", de "Il Bove", monumento alla pace della campagna; ed è il Carducci legato a Santa Maria a Monte, ricordata nell'ode "Alla Beata Diana Giuntini" negli Juvenilia, o in "Funere mersit acerbo", il tenero invito rivolto al fratello Dante ad accogliere con amore nel regno dei morti il figlio perduto ad appena tre anni. Ma è anche il Carducci gioioso delle "ribotte", pantagrueliche mangiate che cominciavano al mattino e finivano al crepuscolo, che l'artista lucchese dipinge all'osteria La Guglielma a Santa Maria a Monte, ed è il tenero, anziano Carducci delle lettere amorose ad Annie Vivanti. La visita poi proseguirà nell'Archivio Storico Comunale, al secondo piano del Museo, nel quale saranno mostrate le lettere scritte di pugno da Michele Carducci, che testimoniano il carteggio che intercorse fra l'allora Gonfaloniere di Santa Maria a Monte, il dott. Carlo Guerrazzi, e il padre di Giosuè, desideroso, proponendosi come medico condotto di Santa Maria a Monte, di "levarsi dai diacci del Monte Amiata". Saranno esposti anche altri documenti: dai registri delle deliberazioni dei magistrati comunitativi, che recano il più antico stemma comunale datato 1424, rappresentato da una Madonna in trono con Bambino, alla testimonianza dell'attività caritativa di Diana Giuntini, beatificata "a furor di popolo" e divenuta Patrona della comunità. I documenti saranno i disvelatori poi di interessanti connessioni fra Santa Maria a Monte ed alcuni "homini illustri" che hanno abitato il borgo: oltre a Giosuè Carducci, Santa Maria a Monte vide la presenza anche del padre del celebre Galileo, Vincenzo Galilei, il quale nacque nel borgo a spirale nel 1520 e divenne uno dei più grandi teorici musicali del tardo rinascimento.