
Pisa ospita Internet Festival 2021
Pisa, 9 ottobre 2021 – Un progetto digitale per proteggere il verde cittadino. Il primo incontro promosso da Traent all'Internet Festival di Pisa si è aperto con uno speciale focus sulle nuove tecnologie al servizio delle città. Grazie a foto aerogrammatriche, sensori con scanner e immagini multispettrali e iperspettrali a Varsavia vengono monitorati costantemente gli alberi e il loro stato di salute.
"Misuriamo le coordinate, la tassonomia, la defogliazione, lo scolorimento dei nostri alberi, così da avere una mappa dettagliata del verde della nostra città con una precisione superiore all'80%, ha spiegato Justyna Glusman, responsabile dello sviluppo sostenibile del Comune di Varsavia. "Abbiamo identificato più di 7 milioni di alberi, che coprono 165 chilometri quadrati di superficie, il 32% del territorio cittadino. Proteggiamo in modo efficace il verde trattando gli alberi come un valore e non come un costo. Grazie, inoltre, a uno studio effettuato dall'Istituto di scienze biologiche di Varsavia su un campione di 1.000 alberi, abbiamo messo a punto una tecnologia capace di calcolare quante sostanze nocive gli alberi sono in grado di rimuovere dall'atmosfera e quanto ossigeno hanno prodotto".
Tra gli incontri di Traent sono state presentate anche le opportunità di sviluppo economico e di occupazione legate al settore delle start up. Oggi occorrono maggiori capitali per finanziare le imprese innovative e appena nate. "Potrebbero creare milioni di posti di lavoro in Italia”, ha detto Andrea Gori, global green champion per Bcg, leader mondiale in consulenza aziendale. "Si parla di una crescita potenziale di investimenti di dieci volte gli attuali volumi, anche in meno di cinque anni. Il potenziale è lì. Da noi c'è già l'ingrediente più raro da replicare, il talento, e su questo siamo fortunati. Uno dei limiti è che non siamo abituati a pensare in grande. E' necessario catalizzare di più gli investimenti di Stato, Regioni, banche e famiglie nelle start up".
Si è parlato anche di 5G. «Occorre muoversi in modo uniforme e razionalizzato - ha detto l'assessore regionale all'Innovazione Stefano Ciuoffo -. La Regione sta lavorando in questi mesi ad una revisione delle legge sulle radiocomunicazioni, la numero 49 del 2011. Arpat, l'agenzia di protezione ambientale, uffici regionali e Fondazione Ugo Bordoni si stanno confrontando con due obiettivi: quello di avere le massime garanzie sul fronte della tutela della salute dei cittadini e dall'altro il recepimento delle nuove opportunità tecnologiche». «Intendiamo farlo - prosegue - offrendo supporto ai Comuni, mettendoli in grado di dialogare con gli operatori 5G e offrendo piattaforme e soluzioni per arricchire le capacità di progettazione, pianificazione ed inserimento di queste tecnologie nell'ambito dello sviluppo urbanistico, del territorio e sostenibile».
Cosa si può fare con il 5G e cambiare la vita di tutti i giorni, anche di chi non abita in città, l'ha spiegato Stefano Passiatore, sindaco di Dicomano nel Mugello: garantire la connettività agli ospiti di strutture turistiche in mezzo alla natura in montagna e aperta campagna, ad esempio con computer e sensori che monitorino terreni e piante fornendo indicazioni precise su quando e quali tipi di trattamenti siano da fare riducendo dunque gli sprechi.
Anche la telemedicina per tutti è una delle frontiere. L'assessore Benedetta Squittieri del Comune di Prato, unica città toscana a suo tempo inserita nella sperimentazione nazionale 5G, ha richiamato l'attenzione sulla creazione di nuovi servizi e sull'opportunità di mettere il 5G a disposizione dei sistemi territoriali e delle piccole e medie imprese, parte predominante del sistema economico toscano, accrescendone la competitività. Naturalmente anche i 5G, come tutti i ripetitori, hanno un rovescio della medaglia: le antenne possono avere un impatto sul paesaggio e generano onde radio. L'ubicazione, è stato ripetuto nella tavola rotonda all'Internet fesrival, deve essere dunque studiata, in modo da non sovraccaricare aree con emissioni che si sommano a quelle di altri sorgenti.
Il programma di domenica 10 ottobre L'ultima giornata del Festival si apre con un incontro che cerca di fare il punto sul rapporto tra etica e tecnologia. Alle 11 al centro congressi Le Benedettine, ci saranno Francesca Rossi, global leader sull'etica dell'Intelligenza Artificiale dell'Ibm, Gianluigi Ferrari, Università di Pisa, la filosofa Ilaria Gaspari, Federico Cabitza dell'Università di Milano-Bicocca, Mariarosaria Taddeo, senior research fellow e vicedirettore del Digital Ethics Lab all'Oxford Internet Institute dell'Università di Oxford (da remoto), il pioniere della ricerca sui Big Data Dino Pedreschi ed Enzo Pasquale Scilingo, a capo del team che sta sviluppando Abel, l'androide dalle fattezze umane che reagisce alle emozioni.
Per la sezione Open Culture and Tourism, alle ore 11 al Teatro di Sant'Andrea, è in programma l'incontro ''Come cambia il turismo culturale: nuove tecnologie e strategie digitali al servizio delle destinazioni turistiche'' con, tra gli ospiti, Mattia Agnetti (Musei civici di Venezia), Luca Dal Pozzolo (Osservatorio culturale del Piemonte), Eva Degl'Innocenti (Museo archeologico nazionale di Taranto), a condurre il panel il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo.
Nel pomeriggio, condotti da Antonio Pavolini approfondimenti dedicati al tema della nuova intermediazione culturale con esperti del settore, e al rapporto tra piattaforme digitali e valorizzazione del territorio dell'approfondimento. A concludere la sessione, alle 18.30, 'La scelta', una originale riflessione performativa sul nostro rapporto con i media.
Nell'Aula Magna della Scuola Superiore Sant'Anna, alle 11, si conclude il ciclo Stati (Anti)Fragili con una carrellata dedicata a social e responsabilità, partiti e e-democracy. Alle 11.30 al Royal Victoria Hotel l'appuntamento è con i libri: l'autore di ''Unframing: Come difendersi da chi può stabilire cosa è rilevante per noi'', Antonio Pavolini, dialogherà con Marco Viviani. Allo stresso orario, 11.30, al Lumière si terrà ''Come la musica diventò virtuale'' l'incontro dedicato alla storia della musica con protagonista Francesco Martinelli, affiancato da una camaleontica orchestrina. Dai primi vagiti del blues e del jazz fino all'età d'oro della registrazione multitraccia, degli strumenti elettrici e dell'alta fedeltà per approdare al sintetizzatore e al phygital. Una produzione originale a cura di Francesco Martinelli, Francesco Mariotti e Mauro La Mancusa, in collaborazione con Pisa Jazz.
Il pomeriggio si apre alla Gipsoteca d'Arte Antica alle ore 15 con gli appuntamenti della sezione Paritalk; si parte con ''Mind the Gap: spazi urbani inclusivi'' dove sono attesi Jonathan Bazzi, finalista al premio Strega con il romanzo ''Febbre'', Elena Fabrizi, coordinatrice del lavoro editoriale di RebelArchitette, Francesca Perani, architetta-attivista, illustratrice e docente. Segue alle 17 l'incontro ''Anche no: riflessioni sul consenso on e offline'' con Carlotta Vagnoli, scrittrice, Cathy La Torre, attivista e avvocata per la tutela e l'affermazione dei diritti ''XXL'', Lorenzo Gasparrini, filosofo e formatore femminista.
Alle Logge dei Banchi alle 17 è tempo di musica con la performance di Elianto e Cesareo a Pisa Open Stage, in collaborazione con Officine Buone OdV e Opens Stage srl. Alle Manifatture si conclude Digitali Cellular Perspectives, opera realizzata dallo street artist newyorkese Andrew Pisacane, in arte Gaia, che interpreta il tema di IF2021 ovvero il neologismo #PHYGITAL, e che sarà animata, in un gioco interattivo di musica e luce, reale e digitale, dalla performance Kaleidoscope (ore 19-20.30)
Il programma serale termina al Lumière con un doppio appuntamento: Anne Paceo ''Circles'' & Matteo Mancuso Trio in concerto (ore 21). Una serata all'insegna del talento che si apre con l'eroina francese della batteria jazz, Anne Paceo, a Pisa per presentare il suo progetto originale in quartetto, con Christophe Panzani al sax, Isabel Sorling alla voce, Tony Paeleman alle tastiere. A seguire, Matteo Mancuso, un nome che ha già fatto il giro del globo. La sua tecnica chitarristica unica sconvolge per pulizia e precisione e spazia nei vari generi musicali con totale disinvoltura. Con Matteo Mancuso ci saranno Stefano India al basso e Giuseppe Bruno alla batteria. Evento in collaborazione con Pisa Jazz.