In tenda contro il caro-affitti

Alcuni studenti hanno protestato per poche ore in piazza dei Cavalieri: "Domani mobilitazione a Firenze"

Le tende degli studenti in piazza dei Cavalieri

Le tende degli studenti in piazza dei Cavalieri

Pisa, 15 maggio 2023 - Si è svolta nella mattinata di oggi, un'iniziativa simbolica in sostegno alla protesta delle tende. Ovvero quelle mobilitazioni studentesche che da inizio maggio in tutta Italia hanno visto studenti piantare le tende fuori dalle università per protestare contro il caro-affitti. La prima a manifestare in questo modo era stata la studentessa bergamasca Ilaria Lamera, che il 4 maggio aveva piantato la tenda fuori dal Politecnico di Milano. «Abbiamo aderito a questa protesta per rivendicare il diritto allo studio e denunciare l’aumento dei costi degli affitti e della vita – commenta Nicola Mariotti, dottorando in Scienze Politiche dell’Università di Pisa -. Per questo chiediamo la revoca della legge 432/98 e l’introduzione degli affitti calmierati. Domani porteremo la mobilitazione a Firenze alle 11, davanti al palazzo della Presidenza della Regione Toscana».

A piantare le tende davanti all’edificio del Dsu Toscana, in piazza dei Cavalieri sono stati pochi studenti, che solo simbolicamente hanno voluto denunciare le difficoltà economiche che uno studente vive durante la sua carriera. Infatti, non sono rimasti a dormire durante la notte, come invece accaduto nelle altre città, ma le tende sono state piantate solo per poche ore. «Siamo qua a sostegno del movimento di protesta - spiega Matteo Di Fiore, studente di Scienze Politiche -. Con la mancanza di studentati pubblici, le speculazioni selvagge del mercato libero degli affitti e un sistema universitario sempre più escludente per le fasce popolari, scegliere di iscriversi all’università sta diventando sempre più appannaggio di pochi».

La mobilitazione è avvenuta perlopiù nelle grandi città, come Milano, Bologna e Roma, dove i canoni d’affitto medio mensili per una stanza, secondo l'ente di ricerca Scenari immobiliari, hanno raggiunto rispettivamente gli 810 euro per il capoluogo Lombardo, 530 euro per Bologna e 630 euro per Roma.